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La procura fa il bilancio. Fenomeno caporalato. Maltrattamenti e violenze, c’è stata un’impennata

Andrea Boni, capo dell’Ufficio, sottolinea l’impegno di sostituti, pg e personale "Iscritti e definiti più fascicoli contro noti, un grande lavoro di squadra".

La procura fa il bilancio. Fenomeno caporalato. Maltrattamenti e violenze, c’è stata un’impennata

Il procuratore della Repubblica di Siena Andrea Boni

di Laura Valdesi

SIENA

Siena è più sicura rispetto a molte città della Toscana e a metropoli quali Milano e Roma. Ma certo lo è meno di venti anni fa perché il mondo sta cambiando. Esistono ancora gli antidoti per combattere l’ondata di violenza e danneggiamenti che si registra nel resto del Paese, però non bastano a garantirle di essere l’isola felice di un tempo. Accade così che i reati del ’Codice rosso’, commessi nei confronti delle fasce deboli, continuano ad aumentare anche nella nostra provincia. Al contempo emergono altri fenomeni quali, per esempio, l’autoriciclaggio. Più furti, in particolare nelle abitazioni. Impossibile cancellarli, nonostante l’ottimo lavori delle forze dell’ordine. Del ’caso truffe’ a tutto tondo, da quelle on line ai raggiri che vedono vittime gli anziani, sono ricche le pagine della cronaca. Ecco uno spaccato della situazione sicurezza ma anche dell’amministrazione della giustizia a Siena. Emerge dalla relazione che viene inviata ogni anno al procuratore generale della Corte di appello.

"Rischio di ripetermi rispetto a quanto già affermato lo scorso anno ma devo sottolineare ancora una volta la carenza di personale amministrativo che è sempre intorno al 50%. Ciò pesa sull’attività. Eppure, grazie all’impegno profuso da quest’ultimo e naturalmente dai miei colleghi dell’Ufficio, siamo riusciti ad ottenere risultati importanti", rivendica il procuratore di Siena Andrea Boni. "Ci sono state più notizie di reato, iscritto un maggior numero di fascicoli: quelli contro noti sono passati da 3729 a 4503 (+20%). Ciò non vuol dire che siamo in presenza di un aumento dei reati commessi. Deriva, almeno in parte, da un lato dall’eliminazione dell’arretrato che non era colpa di nessuno ma frutto, come detto, della carenza di amministrativi, dall’altro da una sopravvenienza non normale da parte dell’Inps per omesso versamento dei contributi", osserva ancora Boni. A cui preme sottolineare, fra la miriade di dati sull’attività dell’Ufficio, che c’è stata un’accelerazione nella definizione dei fascicoli contro noti: +16%. Che, tradotto, vuol dire essere arrivati a quota 4396 a fronte dei 3778 dell’anno precedente. "Questo nonostante la scopertura del 50% degli amministrativi, che hanno dovuto fare fronte anche ad un’ispezione che, seppure avvenuta a settembre, ha richiesto un lavoro forte già in estate per fornire i dati", tiene a sottolineare il procuratore. Altro dato interessante è quello relativo ai reati di competenza del giudice di pace e dunque dei vice procuratori onorari: è stato definito il 131% in più dei fascicoli, passando da 221 a 512.

E i reati commessi nell’ultimo anno fino al giugno 2024? Innegabile, come detto il fenomeno delle truffe e dei furti nelle abitazioni. Le rapine nei confronti di privati salgono da 11 a 22 (consumate da soggetti che sono stati individuati), impennate tutte a doppia cifra per quelli del ’Codice rosso’ che comportano peraltro un impegno importante dei magistrati della procura che si occupano stabilmente della materia. Nel caso dei maltrattamenti in famiglia si passa da 144 a 229 fascicoli contro noti (+59%) per esempio, quelli per le violenze sessuali da 34 a 44, da 70 a 98 i fascicoli iscritti per stalking. Il procuratore Boni rimarca, tra l’altro, l’attività sul fronte della cosiddetta lotta al caporalato, allo sfruttamento del lavoro: da un solo fascicolo si è saliti infatti a sette. Tutti contro noti. La buona notizia arriva, in un territorio dove le bellezze naturali sono preziose come l’oro, dalla stabilità dei reati ambientali.