MASSIMO CHERUBINI
Cronaca

La sanità approda nel futuro ’Punto digitale facile’ ad Abbadia per avvicinare cittadini e medici

L’Asl Toscana sud est tra le pioniere in Italia del progetto legato al Metaverso. Ieri il debutto della novità

La sanità approda nel futuro ’Punto digitale facile’ ad Abbadia per avvicinare cittadini e medici

Inaugurato ieri pomeriggio il ’punto digitale facile’ a servizio dei cittadini di Abbadia San salvatore e dei paesi della zona. Il fine è di preparare giovani, meno giovani, persone adulte, all’utilizzo degli apparati digitali. Parte, infatti, un progetto sperimentale, primo in Italia, che porterà il Metaverso in sanità alla Casa della salute di Abbadia San Salvatore e nei distretti satelliti. Avvicinare sempre più medici e pazienti, rendere più facile l’accesso ai servizi sanitari. Da casa si potrà ’entrare’ negli ambulatori, confrontarsi con il personale medico.

La Fiaso (Federazione Italiana aziende sanitarie e ospedaliere) ha scelto la Asl Toscana sud-est "come una delle tre aziende sanitarie italiane che sperimenteranno l’utilizzo del Metaverso, per la realizzazione di ambienti di realtà virtuale grazie ai quali il paziente potrà vedersi all’interno dello studio virtuale del proprio medico di famiglia per richiedere ad esempio una ricetta o far visionare delle analisi o rinnovare un piano terapeutico". Il progetto è stato affidato alla Casa della Salute di Abbadia San Salvatore.

E ieri, dopo la inaugurazione del ’Punto digitale facile’, realizzato nella sede della Misericordia partner del Comune in questo percorso, è stato presentato da Lucilla Romani, vice sindaco di Abbadia San Salvatore e assessore alla sanità che tanto si è spesa per ottenere la sperimentazione.

Presenti, tra gli altri, il Governatore della Misericordia, Danilo Romani, dirigenti della Asl, Francesco Vencia, responsabile delle Cure primarie Amiata Val d’Orcia. "Siamo orgogliosi come Azienda di essere pionieri di una iniziativa di per sé rivoluzionaria – ha commentato il direttore generale della Asl Tosaca sud est Antonio D’Urso –. Ringrazio tutti gli operatori coinvolti e i sindaci della zona per aver accolto con entusiasmo questoprogetto".

"Nel tempo – ha detto il dottor Vencia – l’obiettivo sarà, da un lato, quello di consentire al medico di famiglia di concentrare il proprio orario di lavoro sull’attività clinica snellendo la parte burocratica, dall’altro quello di garantire alcuni servizi anche laddove adesso sono erogati saltuariamente".

Nella fase di avvio i cittadini saranno accompagnati e affiancati dagli infermieri di famiglia e comunità opportunamente formati. In aggiunta, grazie anche alla collaborazione stretta con i Comuni, saranno attivati corsi per rendere familiare a tutti l’utilizzo di questi nuovi strumenti digitali.