Gli ‘acchiappa plastiche’ nei mari della professoressa Maria Cristina Fossi diventano eroi dei fumetti. Il team di ricerca dell’Università di Siena, che viaggia su un catamarano attrezzato per la raccolta e l’analisi delle microplastiche nel Mediterraneo, ha alcune pagine sull’album di figurine Amici Cucciolotti: l’iniziativa editoriale vuole sostenere la ricerca scientifica, in questo caso la ‘missione possibile’ di salvare gli animali marini dagli abbandoni di rifiuti, e sensibilizzare i più piccoli al rispetto dell’ambiente. Plastic Busters è il progetto di ricerca dell’Università di Siena che monitora la salute degli animali e delle acque del Mediterraneo.
‘Insieme per salvare gli animali marini!’ è la missione possibile del progetto Plastic Busters dell’Università di Siena che dal 2017 viene realizzata con il sostegno di Pizzardi Editore attraverso le pagine dell’album Amici Cucciolotti - le figurine che salvano gli animali, dove gli scienziati, rappresentati come personaggi a fumetti, compresa la professoressa Fossi, sensibilizzano i bambini e le loro famiglie sulle tematiche ambientali che riguardano la salute del Mar Mediterraneo e degli animali che lo abitano.
Anche quest’anno la casa editrice sostiene il progetto internazionale guidato dalla professoressa Maria Cristina Fossi, ordinaria di Ecologia ed Ecotossicologia dell’Università di Siena. Il team Plastic Busters, nel nuovo album di figurine Amici Cucciolotti 2025, uscito a gennaio in tutte le edicole, fornisce consigli ai ‘Cucciolotti explorer’ sulla corretta gestione dei rifiuti per evitare che finiscano in mare e sugli effetti che questi possono avere sugli organismi marini: una serie di quiz e schede didattiche sull’album e nella sezione Plastic Busters, sul sito della casa editrice, rendono disponibili informazioni sul progetto, curiosità sugli animali marini da salvare e a partire da marzo sarà possibile scaricare il diploma al merito del Super Cucciolotto explorer.
Il progetto “Insieme per salvare gli animali marini”, sostenuto da Pizzardi Editore nel 2025, consentirà di mettere a disposizione dal team il catamarano Salvadelfini, attrezzato per la raccolta e l’analisi delle microplastiche in mare.
Dal punto di vista scientifico, la professoressa Fossi nel 2012 ha fornito le prime prove al mondo degli effetti delle microplastiche sulle balene ed è stata fin dal via la coordinatrice scientifica del progetto Plastic Buster, che ha lo scopo di monitorare e mitigare l’impatto della plastica nel Mediterraneo.
Paola Tomassoni