di Massimo CherubiniIl riccio delle castagne dell’Amiata possiede proprietà antibatteriche e antimicrobiche. E’ questo il risultato di uno studio, condotto dal Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia (DBCF) dell’Università di Siena coordinati dalla professoressa Annalisa Santucci. La ricerca, sull’utilizzo dei gusci di castagna per le produzione di composti con proprietà antibatteriche e antimicrobiche Lo studio, innovativo, dell’Università di Siena sull’utilizzo dei gusci di castagna per la produzione di composti con proprietà antibatteriche e antimicrobiche,, "è stato segnalato – si legge nel comunicato stampa- fra le tecnologie che hanno maggiori probabilità di avere impatto su ricerca e sviluppo dall’importante piattaforma internazionale Inpart, leader per la ricerca di partenariati scientifici, che ha lo scopo di ottimizzare le interazioni nei settori biofarmaceutico, scientifico e accademico. Lo studio della nostra Università è stato, in questo contesto, inserito fra le "Top 25 Innovations for 2025". Sono i ricci delle castagne dell’Amiata che contengono "proprietà antibatteriche e antimicrobiche. L’estratto potrà essere utilizzato come additivo conservante o antibatterico nella produzione di alimenti o mangimi, per sterilizzare imballaggi e materiali e come potenziatore fitofarmaceutico in combinazione con trattamenti esistenti". Il senso, il fine, dell’importante studio è spiegato dalla professoressa Annalisa Santucci che ha coordinato i lavori."La nostra ricerca – spiega la professoressa - mette in luce il ruolo critico delle sostanze estraibili da prodotti naturali, anche sottoprodotti come nel caso del riccio di castagna, offrendo un’alternativa ecosostenibile agli antimicrobici sintetici. L’estratto green di riccio di castagna -si legge ancora- è stata una delle tecnologie che ha ricevuto il maggiore interesse da parte delle aziende orientate alla ricerca e sviluppo che utilizzano la piattaforma Inpart per la ricerca di partner scientifici; ed è stato segnalato alla piattaforma per il tramite dell’Ufficio Regionale di Trasferimento Tecnologico della Regione Toscana". Ovviamente l’invenzione dei ricercatori è protetta da brevetto in attesa di poterle sviluppare in collaborazione con partner industriali per la sua produzione e commercializzazione. L’stratto di riccio di castagna dell’Amiata par, quindi, destinato ad acquisire un importante ruolo come farmaco sinergico con l’antibiotico "claritromicina e, in maniera additiva, all’antibiotico metronidazolo, consentendo di abbassarne il dosaggio a livello sperimentale".
CronacaLa scoperta scientifica. Riccio della castagna, proprietà antibatteriche