REDAZIONE SIENA

"La scorsa notte la nostra città ha fallito"

Fallimento notturno a Siena: mancanza di rifugi per i senza tetto denunciata dal consigliere comunale. Critiche alla mancanza di soluzioni concrete.

"La scorsa notte la nostra  città ha fallito"

Fallimento notturno a Siena: mancanza di rifugi per i senza tetto denunciata dal consigliere comunale. Critiche alla mancanza di soluzioni concrete.

"La notte ormai trascorsa ha sancito il fallimento della nostra città. Non so quale ente o Istituzione ieri sera (venerdì, ndr) ha decretato ’tolleranza zero’. Le persone che trovavano rifugio durante la notte, in modo improprio, nel garage di San Marco sono state lasciate a dormire fuori", interviene Anna Ferretti, consigliere comunale Pd. "Vogliono metterle in difficoltà ancora più forti di quelle che vivono per spingerli ad andare via e per disincentivare chi pensa di arrivare. Questa terra che ha visto nascere agli inizi dell’anno mille l’Ospedale Santa Maria della Scala, rifugio per pellegrini, poveri, malati, minori abbandonati – dice – non trova più luoghi per un riparo notturno per 30-40 persone. La Caritas ne sta accogliendo 35, la società civile nel suo complesso non trova posti, scomodi, sparpagliati, ma con un tetto per farli riparare? Tutti alzano le mani: non tocca a me! Si spende in tante cose inutili, non si trova una tettoia, una tenda". Poi osserva: "Ma il problema di chiusura non è rivolto solo a chi chiede asilo. Da sempre a Siena e comuni limitrofi mancano case accoglienza per le situazioni difficili: casi sociali cronici, persone senza un tetto e un punto di appoggio familiare e parentale che possa dare loro un sollievo, persone con problemi comportamentali. Di fronte a questa umanità sofferente ho sentito dire: questo la casa popolare mai, non c’è posto in comunità perché manca un esame, un requisito, è adulto e in grado di intendere e volere si arrangi! E le persone affondano sempre di più. La povertà dà fastidio. Non so cosa ci insegnerà il ’fallimento’ di venerdì: nascondere le difficoltà, negarle, non portare soluzioni, anche piccole, infelici è quanto di peggio la città nel suo insieme poteva fare".