REDAZIONE SIENA

La scuola pronta a ripartire ma senza bidelli e tecnici

Allarme della Flc Cgil: "Il piano di assunzioni del ministero è inadeguato. Restano vacanti 91 posti fra amministrativi e collaboratori scolastici".

La scuola pronta a ripartire ma senza bidelli e tecnici

La scuola fa già i conti in vista del prossimo anno e purtroppo deve fare i conti con le solite carenze croniche: dopo i docenti, ecco l’allarme sul personale tecnico e amministrativo. "Il Ministero dell’Istruzione ha annunciato un piano di assunzioni di personale ATA che a stento riesce a coprire il prossimo turn over e che è assolutamente insufficiente", segnala Flc Cgil Toscana. Insomma, ben 1.188 posti disponibili in organico di diritto nelle scuole toscane rimarranno scoperti e andranno a supplenza. Per la provincia di Siena le stime del sindacato parlano di 91 posizioni vacanti, che dovranno essere coperte da ’supplenti’: sono amministrativi, tecnici di laboratorio e bidelli, figure senza le quali la scuola non va avanti.

Ed eccoci al quadro senese: i posti liberi per amministrativi sono 36; se 13 sono le immissioni in ruolo previste, 23 resteranno vacanti. Sul fronte dell’assstenza tecnica sono 12 i tecnici di laboratorio necessari alle scuole per coprire tutte le mancanze: sono annunciate 3 assunzioni, pertanto 9 resteranno vacanti, ovvero da affidare a precari.

Infine ci sono i bidelli, quei collaboratori scolastici, che assicurano tutti i giorni l’apertura dei plessio e il regolare svolgimento della didattica, in sicurezza. E qui sono le mancanze maggiori: sono 97 i posti liberi, a fronte di 38 immissioni in ruolo annunciate. Pertanto restano ancora da trovare 59 bidelli.

"Ormai la delusione sta diventando rabbia - dice Anna Cassanelli di Flc Siena –. Sono stati pubblicati oggi i numeri delle immissioni in ruolo per il personale Ata e ancora una volta ci ritroviamo la stabilizzazione solo su un terzo dei posti disponibili. I restanti due terzi andranno a supplenza. Sul fronte dei posti aggiuntivi dati alle scuole dal Ministero per far fronte, annualmente, alle sistemiche mancanze di personale, la situazione è ugualmente un disastro. Sinceramente non capisco come sia possibile questo rifiuto da parte del Ministero di riconoscere e valorizzare il ruolo che il personale ATA ha nel funzionamento della scuola. Non si può pretendere che gli assistenti amministrativi facciano tutto, ormai anche i calcoli per le pensioni, con le segreterie al collasso, e che la manutenzione sia affidata a un assistente tecnico che lavora su tre scuole, o ancora che un collaboratore scolastico si trova da solo a sorvegliare 3 piani".

Paola Tomassoni