REDAZIONE SIENA

‘La solitudine dell’albero’, una storia di passioni

Il romanzo scritto da Riccardo Benedetti è un’avventura che tutti potremmo avere vissuto

‘Nessun uomo è un’isola’ solitamente si sente dire. Tuttavia abbiamo spesso la sensazione di essere davvero soli al mondo, talvolta ne siamo praticamente sicuri. Con una sentita metafora si avvicina al lettore il romanzo di Riccardo Benedetti ‘La solitudine dell’albero’ edito da Extempora. In realtà fra i protagonisti e la trama c’è di mezzo il mare, e non in senso metaforico, quel mare che si assomiglia, dalla Liguria alle coste greche, che poi è quella pozza ricca di avventure che chiamiamo Mediterraneo. E questa è una storia di passioni e non passioni, di ripensamenti, di sparizioni, insomma un’avventura che tutti potremmo avere vissuto. E questa è la forza del romanzo di Benedetti, il coraggio della normalità che è comunque una prova non indifferente di vita. E in questi casi, senza svelarvi la trama, si può aggiungere che "l’attesa si trasformò in ansia, l’ansia in paura". Ci fermiamo ad aprile, per una nuova primavera che dovrà arrivare. Anche qui la vita ricomincia. Una scrittura filmica, per una voluta frammentazione dei dialoghi che tengono viva l’atmosfera, segna il senso di questo racconto. Il resto sta alla sensibilità, anzi, all’immedesimazione del lettore. Cosa non certo difficile.

Massimo Biliorsi