Siena, 14 agosto 2023 – Il Palio disegnato alla vigilia è quello che ha preso forma dopo il rito dell’assegnazione. I desideri dei fantini, in particolare quelli di Tittia, sono stati esauditi. Complice la sorte, che gioca sempre un ruolo cruciale nel confermare, o far saltare in aria, i piani disegnati dagli uomini.
Il lotto dei dieci cavalli scelti dai capitani è quello anticipato su queste colonne: esclusi Violenta, Tale e quale, Remorex, in Piazza si salta per Abbasantesa, Zio Frac, Viso d’Angelo e Anda e Bola. Due gli esordienti, Antine Day e Zenis, poi il ritorno in Campo di Schietta, Tabacco e Vitzichesu e la conferma di Reo Confesso, al quarto Palio di fila.
Inizia il rito e il primo cavallo è Antine Day: quando il sindaco Nicoletta Fabio lo assegna all’Istrice lo fa con un’espressione più che eloquente. La delusione, amplificata per mille, provata dagli istriciaioli in Piazza, costretti a fare il Palio senza un cavallo big. La monta di Tamurè è un palliativo. Esulta la Giraffa, seconda estratta alla quale tocca Abbasantesa. È il cavallo che Tittia vuole montare; e siccome "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole", Tittia va nella Giraffa. Contrada dove può montare senza pressioni, dove ha già vinto e che non ha rivali tra i canapi.
Viso d’Angelo, altro cavallo di Tittia, va in sorte all’Aquila. È l’ultima monta che si assesta, il capitano Lorenzini punta su Bighino, che torna al in Piazza, dopo 5 anni di assenza. L’ultima monta nello Straordinario 2018 nella Lupa. Zenis va in sorte al Bruco, l’esordiente non è un’opzione per Scompiglio. Così il Bruco monta Bellocchio, un ritorno che può avere il sapore della riscossa per il figlio di Trecciolino, assente da luglio 2022. Il Drago si porta in stalla Vitzichesu e conferma Tempesta, un altro tassello che compone il mosaico. Carburo torna nella Torre e ritrova Tabacco, che ha montato nel 2018 nella Civetta.
Si torna a saltare per Anda e Bola che va in sorte alla Pantera ed è uno dei cavalli più promettenti. Per questo Scompiglio sceglie di riprovarci a montarlo, dopo l’esperienza di luglio quando partì di rincorsa. Il giubilo più forte a livello sonoro è quello dei contradaioli dell’Oca. Zio Frac, l’unico cavallo del lotto ad aver vinto un Palio, anche se si tratta di quello corso con sei Contrade, va in Fontebranda. E per un po’ ci si illude di montare Tittia. Ma alla fine capitan Bernardini conferma le previsioni della vigilia e il rapporto con Carlo Sanna. Sarà Brigante a montare Zio Frac.
Restano le rivali Chiocciola e Tartuca e due cavalli di medio livello. Reo Confesso va nella Chiocciola, per Gingillo è l’unica scelta rimasta, così si accasa in San Marco. Il capitano della Tartuca Niccolò Rugani non ha dubbi: sceglie Grandine per montare Schietta, anche se aveva accarezzato l’idea di affidare il giubbetto a Turbine per un dispetto alla rivale.
Il quadro è completo, inutile ripetere i discorsi sul valzer delle monte che non si balla più e su scelte che si compiono in poche ore. Nel Palio ci sono tantissime variabili che possono far saltare anche il piano perfetto. La sorte ha sempre la meglio, può prendere tutte le forme che vuole. Anche se per ora sono Giraffa, Pantera, Aquila e Oca ad avere più chance di vittoria.