ELEONORA ROSI
Cronaca

La stagione dei saldi. Caccia agli sconti per scarpe e vestiario. Polemiche sulla data

Tra i commercianti del centro c’è una diffusa insoddisfazione "A inizio gennaio siamo ancora nel pieno della stagione invernale. Altro che svuotare i magazzini, servono nuovi ordini di merce".

Tra i commercianti del centro c’è una diffusa insoddisfazione "A inizio gennaio siamo ancora nel pieno della stagione invernale. Altro che svuotare i magazzini, servono nuovi ordini di merce".

Tra i commercianti del centro c’è una diffusa insoddisfazione "A inizio gennaio siamo ancora nel pieno della stagione invernale. Altro che svuotare i magazzini, servono nuovi ordini di merce".

Il primo giorno di saldi è stato segnato a Siena da un intenso movimento nei negozi del centro storico. Tante le vetrine che segnalano sconti e promozioni, come anche i senesi a caccia di offerte, in linea con quanto previsto dalle proiezioni di Confcommercio e Confesercenti. Secondo le stime, infatti, un italiano su due approfitterà dei saldi invernali per fare compere, con una spesa pro capite di circa 138 euro e una spesa media familiare di 218 euro. Dati positivi, cui si deve aggiungere la rinnovata tendenza a fare acquisti direttamente in negozio e non più online contro il trend degli anni di pandemia.

Nonostante questo, fra i commercianti del centro storico i pareri sull’efficacia e la convenienza dell’iniziativa sono discordanti. Da parte dei negozianti si registra infatti, come accade da anni, un soffuso ma diffuso sentimento di insoddisfazione, per la data scelta come inizio dei saldi invernali, fissata il giorno prima dell’Epifania e ulteriormente anticipata quest’anno, per non farla ricadere di domenica. Il 4 gennaio è a detta di molti un data fin troppo anticipata per il via ai saldi ‘di fine stagione’ e risulta quindi problematica. I saldi infatti dovrebbero servire a svuotare le rimanenze di magazzino, mentre spesso e volentieri vengono fatti ordini ulteriori per soddisfare le richieste dei saldi e non finire la merce prima di fine stagione.

Oltre questo, specie nel centro storico di Siena, dove molti negozi sono ancora piccole attività gestite dai titolari, in molti rilevano la presenza invadente dei grandi brand che, con i sconti e promozioni continue, rendono meno rilevante l’inizio dei saldi ufficiali e di conseguenza l’affluenza nei negozi. L’altra faccia della medaglia è quella dei consumatori che invece vivono l’inizio dei saldi con trepidante attesa, specie considerando che, come attestano le previsioni di Confesercenti, gli italiani acquisteranno soprattutto abbigliamento e scarpe, cioè capi di prima necessità.