La svolta del Policlinico. Una commissione mista per scegliere i quattro nuovi direttori di unità

Il 1° novembre andranno in pensione cinque medici professori. Azienda e Università, più un membro esterno designeranno ’facenti. funzione’, che saranno giudicati dai vertici delle due istituzioni.

La svolta del Policlinico. Una commissione mista per scegliere i quattro nuovi direttori di unità

La svolta del Policlinico. Una commissione mista per scegliere i quattro nuovi direttori di unità

Svolta epocale al policlinico Le Scotte: le direzioni di strutture saranno assegnate non più con concorso ma attraverso una selezione interna. La svolta, al momento ancora sperimentale, è stata decisa dalla Commissione paritetica mista fra Azienda ospedaliera e Università, e composta da direttore generale e direttore sanitario dell’Azienda e da rettore e delegato alla sanità dell’ateneo. "Una procedura che ci consentirà di scegliere al meglio e di valorizzare professionisti che già ci sono – conferma il rettore Roberto Di Pietra -. Potrebbero esserci cambiamenti nelle direzioni delle unità, fra ospedaliere e universitarie: andremo a scegliere chi merita, per esperienza e attività svolta. Del resto la procedura ora sarà impiegata per le Unità universitarie, ma vorremmo usarla anche per le ospedaliere".

L’iter sarà subito sperimentato in vista delle sostituzioni di fine mese in quattro unità operative complesse, i cui direttori attuali sono medici universitari che dal 1° novembre – inizio dell’anno accademico - andranno in pensione: il professor Giuseppe Martini, direttore della Stroke Unit, del Dipartimento di Emergenza-urgenza; il professor Pier Leopoldo Capecchi, direttore di Medicina interna ad indirizzo geriatrico, Unità del Dipartimento di Scienze mediche; il professor Stefano Gonnelli, direttore della Medicina interna e della complessità, sempre del Dipartimento di Scienze mediche; infine il professor Lorenzo Leoncini, attuale direttore della Uoc Anatomia patologica. L’Azienda ospedaliero universitaria Senese si è mossa ad inizio anno con l’approvazione a marzo dello Statuto – con via libera della Regione -; quindi a inizio ottobre ha informato le organizzazioni sindacali dei docenti e medici del conferimento degli incarichi temporanei di facente funzione di direttore di struttura complessa. E il 9 ottobre all’albo pretorio sono state pubblicate le 4 delibere di conferimento di incarico di facente funzione di direttore per sostituire i 4 professori pensionandi.

Il nuovo iter prevede che la direzione di una struttura sanitaria complessa vada ad individuare un ‘facente funzione’, con incarico temporaneo per sei mesi, fra coloro che si candideranno rispondendo all’avviso di selezione, entro 10 giorni dalla sua pubblicazione (il 9 ottobre) all’albo pretorio. Possono candidarsi ‘dirigenti medici, dipendenti del Ssn o universitari in afferenza assistenziale con l’AouS, a rapporto esclusivo, inquadrati nella disciplina in oggetto’: vale a dire medici interni, universitari e ospedalieri, con esperienza e appartenenti alla stessa Unità per cui si cerca il direttore. A valutare i candidati sarà una commissione istituita ad hoc composta dal direttore sanitario delle Scotte, direttore del Dipartimento universitario in questione e da un membro esterno, ovvero un esperto nella disciplina scientifica in questione. Dopo sei mesi, la decisione se trasformare l’incarico di facente funzione temporaneo in direzione, spetterà al rettore dell’Università e al direttore generale delle Scotte.

Il 1° novembre andrà in pensione anche il professor Alessandro Rossi, direttore di Neurologia e neurofisiologia clinica, nonché direttore del Dipartimento di Scienze neurologiche: in questo caso l’Unità ospedaliera è assegnata ad interim al professor Nicola De Stefano, già direttore della Clinica neurologica e malattie neurometaboliche. In questa sostituzione ad interim si legge la possibilità, in un prossimo passaggio, di unire le due Unità complesse ospedaliere.

Paola Tomassoni