Con la tecnologia l’agricoltura si proietta nel futuro e anche la piccola azienda locale riesce a mettere in piedi un’attività competitiva sul mercato di oggi. E’ qui il successo di Siena Food Lab, progetto di alta formazione ideato dal Santa Chiara Lab dell’Università degli Studi che giova dell’omonimo bando della Fondazione Mps: l’obiettivo è proiettare le imprese verso l’agricoltura di precisione e quindi rendere sostenibili attività tradizionali. "Gli anni Covid ci hanno insegnato che la terra non aspetta, deve essere lavorata e che l’agricoltura è settore primario su cui investire, non possiamo farne a meno. E così dopo la laurea in Scienza della pubblica amministrazione, ho deciso di tornare a casa, in Val d’Orcia, per occuparmi dell’azienda agricola di famiglia, oltre 100 ettari di terreno che non potevano essere abbandonati", racconta Flavia Maggi, 33enne titolare di Poggio Bicchieri a Castiglion d’Orcia.
La giovane imprenditrice ha rilevato 6 anni fa l’azienda del nonno e partecipato due anni fa a Siena Food Lab: "Abbiamo beneficiato da subito di una centralina meteo - racconta -, uno strumento di grande aiuto, assegnato e installato gratuitamente. Oggi consulto la centralina tutti i giorni, per monitorare la situazione e le necessità dei terreni: la centralina dice quanto è piovuto e quale trattamento si può e occorre fare alle colture, se è il caso di irrigare e quale sarà la temperatura nelle ore a venire. Oggi la tecnologia ci indica la strada da percorrere e consente di programmare in base all’effettiva necessità, non a pratiche con cadenze stagionali. L’agricoltura di precisione è il modo per una piccola impresa di essere competitiva e di affrontare il futuro. Il prossimo obiettivo? Più avanti aprire un secondo agriturismo, ma prima possibile acquistare un drone con cui monitorare dall’alto la crescita del grano o tenere d’occhio gli olivi, per intervenire prontamente e in modo puntuale".