La tempesta infettiva anche in ospedale. Influenza verso il picco. Covid in aumento

Confronto con il professor Mario Tumbarello, direttore Malattie infettive "La sintomatologia delle due malattie può essere simile ma la gestione è diversa: gli antivirali molto efficaci per il Sars Cov-2"..

"La mia è la visione della punta dell’iceberg della tempesta infettiva attuale, da cui emergono i casi più gravi per cui è necessario il ricorso all’ospedale. I grandi numeri e la ‘normalità’ delle malattie sono fuori da qui", nuovo confronto con il professor Mario Tumbarello, direttore di Malattie infettive e tropicali dell’AouSenese sul binomio di influenza e Covid che durante le Feste ha costretto tanti a letto.

Professore, siamo al picco?

"Probabilmente ancora no per l’influenza: il picco dovrebbe essere tra fine gennaio e inizio febbraio. Il Covid invece va a piccole ondate e da dicembre il trend è in aumento progressivo: oggi abbiamo ricoverati una trentina di pazienti positivi, la metà con e per sintomi Covid, gli altri sono arrivati per altre patologie e sono risultati positivi".

Al di là della gravità o meno, la percezione è che la tempesta virale sia intensa in questo momento. O no?

"Per quanto riguarda il Covid ci sono i tamponi ma non ci sono più leggi che ci obbligano a farli, così come non c’è più tracciamento. Capita che la positività venga segnalata solo da chi ha bisogno di un certificato medico, per il lavoro ad esempio. I giovani spesso non fanno neanche il test. Quindi i numeri generali sono certamente sottostimati. Nel caso dell’influenza stagionale non c’è un test per diagnosi autonoma dei pazienti per cui, al di fuori degli ospedali, spesso la diagnosi si basa solo sulla lettura della malattia attraverso i suoi sintomi".

Come e perché distinguere il caso Covid dall’influenza?

"La sintomatologia delle malattie può essere simile ma la gestione è diversa. Ormai ci sono farmaci antivirali molto efficaci per il Covid che, se somministrati tempestivamente, evitano l’evoluzione verso le forme più gravi nei soggetti fragili; inoltre questi farmaci sono ormai prescrivibili anche al di fuori degli ospedali dai medici di medicina generale. Gli antivirali per l’influenza sono meno utilizzati e non sono somministrabili sul territorio".’

Quanto durano le malattie?

"Con la variante Omicron, il Covid è diventato ancora più contagioso ma meno pericoloso: il bersaglio principale del virus non sono più i polmoni ma le alte vie aeree. Pertanto oggi più raramente avremo polmoniti, ma più spesso laringiti, faringiti e raffreddori. Inoltre l’alterazione di gusto e olfatto tipica dei primi anni del Covid ora è diventata molto rara".

E l’influenza?

"E’ abbastanza fastidiosa, pesante nei sintomi e nella durata: per lo più la malattia dura 4 o 5 giorni, con febbre molto alta".

Cos’altro circola?

"Sicuramente va menzionato il virus respiratorio sinciziale ma in generale ci sono centinaia di virus respiratori che si manifestano con sintomi spesso simili e più le persone si muovono, più i virus circolano e si trasmettono. L’invito è sempre lo stesso: senso di responsabilità e rispetto per gli altri. Se abbiamo sintomi, restiamo a casa per qualche giorno. E, anche se non più obbligatoria, in talune circostanze possiamo sempre utilizzare la mascherina".

Paola Tomassoni