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La manifestazione a Firenze dei lavoratori di Telco,. società di telecomunicazioni
È un periodo cruciale in Valdelsa per i lavoratori della varie sedi produttive interessate da vertenze. Fra Telco, Vitap, Paycare e Comege, sono quasi 150 nel circondario i lavoratori interessati dagli sviluppi delle questioni relative alle singole realtà nelle quali sono in atto forme di agitazione e tavoli di trattativa, su una superficie geografica che unisce Poggibonsi, Colle e Monteriggioni, territorio quest’ultimo al centro dell’attenzione di enti locali e organizzazioni sindacali anche per la vicenda Avi.Coop.
Oggi a Roma saranno di nuovo affrontati i temi dei lavoratori di Telco, la società di telecomunicazioni che ha un proprio polo anche a Colle Val d’Elsa. Si interessano del quadro – che riguarda in Toscana oltre 400 addetti, alcune decine dei quali in Valdelsa – sia il ministero delle Imprese e del Made in Italy sia il ministero del Lavoro con la speranza di individuare una soluzione in grado di garantire una prospettiva al personale alle prese da dicembre con l’assenza di stipendi e della tredicesima e più in generale costretto a fare i conti con una fase di incertezza per il futuro.
L’azienda stessa, presente al tavolo ministeriale della scorsa settimana, ha fornito la propria disponibilità a sbloccare una situazione che va avanti da tempo e che ha finito per sfiancare i lavoratori. Le istituzioni e le organizzazioni sindacali vogliono però vederci più chiaro, con l’auspicio che le intenzioni manifestate possano trovare riscontri nella realtà.
Nello stabilimento Vitap di Poggibonsi prosegue lo stato di agitazione, unito alle ore di scioperi a singhiozzo all’interno dell’area produttiva di macchine per il legno in via Pisana. Fiom Cgil e Fim Cisl, con le rispettive Rappresentanze sindacali unitarie, hanno ricevuto dall’azienda una risposta negativa alla richiesta di ritiro della disdetta della quattordicesima, da congelare per un biennio, come da proposta delle stesse sigle, e da sostituire con il premio di risultato.
Prosegue la fase che dovrà condurre all’accesso agli ammortizzatori sociali di Paycare. L’azienda, in sede ministeriale aveva deciso di valutare gli strumenti alternativi ai ventisei licenziamenti comunicati a fine gennaio e ’cancellati’ il 10 febbraio con gran sollievo del personale stesso e del sindacati e con la soddisfazione espressa dal sindaco di Monteriggioni Andrea Frosini. Il quale aveva comunque invitato nel medesimo istante i diversi soggetti a non abbassare la guardia su una vicenda assai delicata. L’assenza di Paycare, poi, al Tavolo regionale di venerdì scorso, è stata stigmatizzata dalle stesse organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl. Il percorso per gli ammortizzatori sociali va in ogni caso avanti seguendo l’iter in ambito ministeriale.
Sempre più attuale, inoltre, la vicenda di Comege, nell’area delle Frigge a Monteriggioni. Per i lavoratori un problema di carattere sia economico – stipendio assente da dicembre, così come la tredicesima – che sociale, per i venticinque dipendenti. Lo ha dichiarato in conferenza stampa la scorsa settimana Carmine Stefanelli per Fiom Cgil, nel descrivere un’altra vertenza complicata che riguarda da vicino il contesto produttivo del comprensorio.