La Valdorcia in un romanzo. Il racconto di ’Ferro e ruggine’

Il romanzo "Ferro e ruggine" di Cosimo Calamini celebra la Val d'Orcia come protagonista e condizionante delle vite dei personaggi, con incontri e presentazioni che coinvolgono il pubblico locale.

La Valdorcia in un romanzo. Il racconto di ’Ferro e ruggine’

Cosimo Calamini dopo la presentazione del suo libro ’Ferro e ruggine’ alla biblioteca di Pienza, seguiranno San Quirico e Montefollonico

Romanzo di formazione, saga familiare, incisivo affresco di un territorio, quello della Val d’Orcia, che non fa solo da sfondo ma è anche protagonista della narrazione, al punto da condizionare le vite dei personaggi ‘umani’. Sono alcune peculiarità del libro ‘Ferro e ruggine’ (Morellini), dello scrittore e sceneggiatore fiorentino Cosimo Calamini, che hanno particolarmente colpito il pubblico convenuto nella Biblioteca di Pienza per la presentazione dell’opera.

Una platea gremita e attenta che, sotto la guida della vice-sindaca Angela Vegni, non ha fatto mancare neanche gli applausi, a dimostrazione del solido feeling che si è creato con l’autore. L’appuntamento pientino ha rappresentato, dopo quella di Montalcino, la seconda tappa di un mini-tour che Calamini sta conducendo nella terra dove nascono la vicenda e il suo protagonista, Elio Marmugi, che vede la luce nel 1920, in un podere vicino a San Quirico.

Seguiranno gli incontri di sabato 23 novembre, proprio a San Quirico, alle 17, nel teatrino di palazzo Chigi, e di sabato 7 dicembre, alle 16.30, a palazzo Pretorio di Montefollonico, alla presenza di Giulio Fè, presidente Anpi di Torrita di Siena.

Tra campi di prigionia della seconda guerra mondiale e amori proibiti, Elio, una persona semplice, un giovane contadino della Val d’Orcia, "riesce a compire un’impresa – spiega Calamini – che squarcia il buio generato dal conflitto con un gesto portatore di speranza che rimane impresso nella storia". L’impresa è naturalmente celata nelle pagine del volume, per il piacere dei lettori. "Il mio sogno – conclude l’autore – è che ogni abitante della Val d’Orcia abbia in casa questo libro per fissare in eterno la bellezza dei luoghi e dei suoi abitanti".

Diego Mancuso