REDAZIONE SIENA

Faccia a faccia con i ladri: “Ero a letto con mio figlio piccolo, li ho rincorsi in strada. Uno è stato arrestato”

Il 32enne di San Rocco che si è ritrovato i due malviventi in camera racconta la brutta avventura: “Grazie ai carabinieri intervenuti subito”. Arrestato georgiano di 45 anni, condannato a 1 anno e 2 mesi. Già libero

I carabinieri di Rosia (Foto Dipietro)

I carabinieri di Rosia (Foto Dipietro)

Siena, 7 novembre 2024 – “Un attimo agghiacciante, non si aspettavano che ci fosse qualcuno. Ci siamo guardati negli occhi con i ladri quando in due si sono affacciati in camera”. E’ ancora scosso, E.T., 32 anni, il coraggioso padre di famiglia che ha inseguito i malviventi in strada, a San Rocco. E che ne ha bloccato uno, facendolo arrestare. “I carabinieri sono arrivati subito, li ringrazio tanto”, dice l’uomo. Che in tribunale preferisce rimanere al primo piano per evitare un altro faccia a faccia con la persona che è entrata nella sua casa mentre stavano dormendo. Lui, da poco tornato da lavoro, la moglie e il figlio di un anno e tre mesi. “Sono spaventato, non ho dormito la notte perché rivedevo continuamente la scena. Resterò qualche giorno a casa. Consiglio a tutti di prestare attenzione”, dice il giovane coraggioso. In tribunale, un piano sopra, c’è l’uomo accusato del tentato furto nella sua abitazione. Si tratta di un georgiano di 45 anni, difeso dall’avvocato Marco Debernardi. Si difende, racconta al giudice Elena Pollini che non è entrato nell’appartamento. Ma l’arresto viene convalidato e l’uomo condannato con rito abbreviato a un anno e due mesi. Scatta per lui il divieto di tornare nella nostra provincia, poi torna libero.

Il sindaco Giuseppe Gugliotti si è complimentato con il 32enne kosovaro per il coraggio e per la preziosa collaborazione con le forze dell’ordine che il primo cittadino aveva sollecitato ad un maggiore presidio del territorio. Complimenti di Gugliotti anche all’Arma di Rosia che non lesina l’impegno. Peraltro enorme da parte di tutti i carabinieri, anche se fioccano le segnalazioni di furti tentati e riusciti nel comune di Sovicille. A Rosia sono entrati martedì, intorno alle 18, in due appartamenti portando via alcuni oggetti di oro e frugando ovunque. Andando quindi anche nel palazzo antistante. Alcuni condomini erano nelle proprie abitazioni al momento del furto ma non si sono accorti di nulla.

Racconti cosa è successo martedì mattina nella sua abitazione a San Rocco?

“Sono tornato da lavoro, mi sono poi messo a letto. Verso le 8.30, forse le 9 mia moglie che era a letto insieme a nostro figlio sente suonare. Io ero stanco, dormivo. Lei insiste, c’è qualcuno in casa. Volevo andare a vedere, in quell’istante hanno aperto la porta di camera. Ci siamo guardati negli occhi: io agghiacciato, i due intrusi altrettanto. In mano avevano una torcia, volto scoperto, niente guanti. Ho trovato la forza di gridare ’ladri, ladri, ladri’. Sono scappati, il bambino e mia moglie si sono messi a piangere. Non ci ho visto più e sono corso fuori, in pigiama e a piedi nudi, correndo dietro ai due. Infatti ho i piedi tagliati”.

E’ successo in strada a San Rocco. Pieno giorno.

“Esatto. Li ho inseguiti per circa 200 metri, gridando sempre ’ladri, ladri’. A un ragazzo con il cane ho urlato di avvertire i carabinieri, l’ha fatto. Poi uno dei malviventi è inciampato per cui l’ho bloccato con l’aiuto di un amico con cui gioco a calcio, venuto in mio soccorso. L’altro malvivente invece si è dileguato. Sono venuti anche i vicini in strada ad aiutarmi e a vedere quello che era successo”.

Quasi subito sono giunti i carabinieri che stanno pattugliando il territorio proprio in funzione anti-furto.

“Sì, l’hanno preso in consegna loro. Io non avevo mai visto prima quell’uomo”.

Ha corso un pericolo inseguendoli.

“Non voglio che delle persone mi entrino in casa quando dormo, altrimenti non c’è più rifugio. Ho poi controllato, sono entrati spaccando la porta d’ingresso che avevo chiuso a chiave con due mandate. E’ agghiacciante quanto accaduto”.