Ladri scatenati. Nuovo furto in un’abitazione

Via dei Castagni a Piancastagnaio è presa di mira da ladri che, approfittando dell'assenza dei proprietari, entrano nelle abitazioni e mettono a soqquadro le stanze. I Carabinieri indagano da mesi sulla situazione preoccupante.

Ormai a Piancastagnaio via dei Castagni è presa di mira dai ladri, che a distanza di mesi tra un furto e l’altro pianificano ’visite’ nella bitazioni della strada, approfittando del fatto che i proprietari in più occasioni sono assenti nei vari fine settimana. Una via che sembra essere ormai nel mirino dei malviventi, che sono assidui nonostante le misure di sicurezza messe in atto nel vicinato e la presenza giornaliera e notturna della volante dei Carabinieri che indagano ormai da mesi su questa insolita situazione dove sono coinvolti i residenti nella stessa via e nelle traverse. L’ennesima effrazione in un appartamento è avvenuta nella notte tra sabato e domenica dello scorso week-end. Come al solito ladri professionisti, muniti di specifici attrezzi per lo scasso, sono entrati dalle retro finestre della casa mettendo a soqquadro le stanze, rovesciando i cassetti e gli armadi e infine smurando edaprendo una cassaforte a muro. Purtroppo la casa in questione era già stata visitata dai ladri altre due volte in passato. Ad accorgersi che qualcosa non andava, una donna che abita di fronte all’abitazione presa di mira che di prima mattina si è accorta delle finestre aperte mentre erano state lasciate chiuse dai proprietari assenti da qualche giorno. Sul posto ancora una volta i Carabinieri di Piancastagnaio per i rilievi e le indagini. Come detto c’è molta preoccupazione tra i residenti, anche perché precedenti colpi sono stati eseguiti in alcuni casi con persone anziane all’interno delle case, mentre dormivano. E proprio in uno dei primi furti avvenuti nella traversa parallela a via dei Castagni, cioè via dei Pini, i ladri avevano avuto modo di entrare nei due appartamenti comunicanti e anche in una camera dove il legittimo proprietario stava dormendo.

Giuseppe Serafini