L’imprenditoria femminile in provincia di Siena è, tutto sommato, in salute, anche se la strada è in salita. Ma quali sono i settori trainanti e in cui è più diffusa? L’indagine elaborata dalla Camera di commercio Arezzo-Grosseto-Siena mette in evidenza un dato interessante: a Siena il 26.2% delle imprese femminili è afferente al settore di agricoltura, silvicoltura e pesca, per un totale di 1576 imprese. Notevole il fatto che, a loro volta, le imprese del settore rappresentino il 29.9% del totale delle imprese presenti nella provincia. Quello di agricoltura e silvicoltura e pesca è quindi, in provincia di Siena, un settore a grande maggioranza di imprese a guida femminile, ed è trainante.
Come in molti altri settori però il 2024 ha segnato un calo anche in quello di agricoltura, silvicoltura e pesca, che segna un -1.7% rispetto al 2023. In calo anche il numero di imprese femminili in commercio all’ingrosso e al dettaglio, pur rappresentando il 20.7% del totale, segna un meno 2.7 rispetto all’anno precedente; meno 2.9% anche al settore del trasporto e magazzinaggio (che però occupa solo lo 0.5% delle imprese femminili) e meno 1-1% alle attività immobiliari, che costituiscono il 6.1% delle attività femminili in provincia di Siena.
In calo anche le attività manifatturiere con un meno 4.2%, che rappresentano il 20,5% delle imprese del settore, e intestate al 6,1% ad imprenditrici donne. A crescere massicciamente invece sono le imprese guidate da donne nel settore di fornitura di energia elettrica, gas, con un 25% in più, un 10% in più è stato raggiunto nel settore dell’istruzione, mentre, nel campo delle costruzioni le imprese guidate da donne nel 2024 sono state il 4,6% in più. Dati che vanno affiancati a quelli circa il numero degli addetti alle imprese femminili attive sul territorio della provincia, che risultano invece essere 14.767, cioè il 13.6% del totale, in calo dello 0.2% rispetto al 2023.
Un dato in linea con il 25.9% di imprese femminili sul totale, se consideriamo che nei settori dove l’imprenditoria femminile è più alta l’occupazione tende ad essere minore per cause intrinseche ai ari settori. Ad esempio nell’agricoltura, silvicoltura e pesca ricade solo il 18.3% degli occupati, mentre due grosse fette ricadono nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (con il 30.8%) e nell’attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (24.9%).
Eleonora Rosi