L’amore per la Robur diventa un libro. Il debutto di Cannoni

’Certi amori non finiscono’, ma alcuni, a differenza di come canta Antonello Venditti, rimangono. Non ha mai fatto ‘giri...

L’amore per la Robur diventa un libro. Il debutto di Cannoni

L’amore per la Robur diventa un libro. Il debutto di Cannoni

’Certi amori non finiscono’, ma alcuni, a differenza di come canta Antonello Venditti, rimangono. Non ha mai fatto ‘giri immensi’ l’amore di Fabio Cannoni (foto) per la Robur e quello stesso amore, lo storico tifoso bianconero, tra i fondatori dei Fedelissimi, l’ha riversato nel suo primo libro: "La mia passione per il Siena non è mai venuta meno – ha spiegato – e quest’opera non è un mero elenco di partite, ma un insieme di emozioni sportive e non sportive che ho vissuto in trent’anni al seguito dei colori bianconeri, insieme a tanti compagni di viaggio, alcuni ancora al mio fianco e altri che non ci sono più. Proprio a loro è dedicato il volume. Un ringraziamento speciale, oltre che a mio figlio Matteo e a mia moglie Lina, va a Massimo Losi, mio compagno di banco, Marco Giudici e Lorenzo Mulinacci e ai Fedelissimi". "A Siena, in fatto di amori che non finiscono – ha aggiunto – siamo avvantaggiati, grazie alle Contrade. Il sentimento verso il proprio giubbetto non svanisce, nel bene o nel male; anzi, quando le cose vanno male abbiamo ancora più voglia di rivalsa". E tanti contradaioli del suo Leocorno, compreso il priore Alessandro Mariotti, erano presenti ieri alla presentazione di ‘Certi amori non finiscono-Dal principio alla liBidine’.

Tantissimi anche i tifosi della Robur, tifosi semplici, appartenenti a gruppi organizzati e alla Curva. Tra il pubblico Gill Voria (in rappresentanza del Siena Fc pure il segretario Luigi Conte), Danilo Tosoni e Fabio Carsetti, che la maglia bianconera l’hanno indossata. Come Gigi Rossetti, a cui Cannoni ha affidato l’onore di presentare la pubblicazione. "Questo libro – ha sottolineato – è una storia d’amore eterno, che non ha controindicazioni per nessuno, né per i più giovani, né per chi giovane non è più. Una storia ricca di aneddoti e curiosità, di un calcio ‘formato famiglia’ che non esiste più". Angela Gorellini