di Laura Valdesi
SIENA
Il richiamo delle radici. Tamburi che scaldano il cuore e ’accendono’ la città più delle luminarie che da ieri accompagnano al Natale. Bandiere che accarezzano Siena, poi le chiarine in Duomo. Tutto come da tradizione. Tutto poeticamente bello. Ma anche occasione di riflessione perché Siena non è fuori dal mondo. E vive momenti delicati.
"Lo scorso anno, proprio in occasione delle celebrazioni di Sant’Ansano, dissi che in quel giorno di Festa si avvertivano grande smarrimento e tensione. Attanagliavano il mondo. A 365 giorni di distanza le cose non sono cambiate e potrebbe sembrare che ragionare sui nostri problemi locali, mentre venti di guerra e tensioni sociali crescono, non abbia molto senso. Non è così. Abbiamo il dovere di impegnarci dove possiamo incidere. Ed essere consapevoli che le vicende del pianeta derivano dal comportamento umano inteso come sommatoria di quello dei singoli", l’incipit del rettore del Magistrato Emanuele Squarci aprendo la cerimonia in Duomo. Lo sguardo verso l’esterno, subito dopo all’interno della città. "A proposito di comportamenti individuali osserviamo con dispiacere come sia dentro le Contrade che a livello cittadino si sta diffondendo una sterile conflittualità, spesso espressa attraverso vuote polemiche fini a loro stesse che trovano terreno fertile nel mondo del social. Più propenso ad esasperare malfunzionamenti ed errori, che certo esistono, sottolineando ogni minima pecca. Omettendo invece le molte vicende che vanno a buon fine grazie all’impegno di chi vi è deputato, alla generosità e volontà dei molti che si adoperano anche per gli altri", premette Squarci. Poi il richiamo forte: "Dobbiamo fare attenzione perché la coesione delle singole comunità e del particolare tessuto sociale che da esse deriva, arricchendo Siena, da sempre capace di superare la dicotomia fra interesse generale e di parte, condividendo valori profondi, sono tutt’altro che scontati e dati per sempre. Devono essere alimentati con comportamenti fattivi e non distruttivi". Ancora Squarci: "Abbiamo dovuto prendere atto che questa nostra particolare realtà non costituisce un’isola felice, avulsa dal mondo che la circonda. Si sviluppa all’interno di un contesto sempre più complesso e pervasivo che influisce su molti aspetti di essa. La consapevolezza che il nostro futuro è nelle mani di altri non deve deresponsabilizzare ma, anzi, indurci ancora di più a fare meglio tutto quanto dipende da noi. E a rispondere con compattezza alle incertezze e agli ostacoli che abbiamo e si presenteranno. Come dirigenti di Contrada, cittadini, genitori, guardiamo poi con perplessità e rammarico – prosegue Squarci – alla diaspora dei più valenti giovani in giro per il mondo alla ricerca di risposte alle loro legittime aspirazioni professionali. E ancora con maggiore preoccupazione guardiamo alle tensioni economiche locali che turbano tante famiglie, in apprensione per il futuro. Raccomandiamoci quindi per le celebrazioni di Sant’Ansano affinchè la Vergine Maria e il nostro patrono aiutino i senesi in un cammino positivo per la città ma ispirino anche alle giuste scelte chi interagisce con questa nostra bellissima ma delicata realtà condizionandone il presente e il futuro".