L’archeologia cerca casa. Bando della Stranieri per il nuovo centro studi

L’Università vuole acquistare un immobile per ospitare il progetto Cadmo. Tabolli: "Hub per studenti e ricercatori, un’occasione per la comunità".

L’archeologia cerca casa. Bando della Stranieri per il nuovo centro studi

L’archeologia cerca casa. Bando della Stranieri per il nuovo centro studi

È uscito ieri il bando indetto dall’Università per Stranieri di Siena che vede la manifestazione di interesse per l’acquisto di un immobile nella zona di San Casciano dei Bagni da adibire alle attività di ricerca del ’progetto Cadmo’ (Centro di archeologia per la diversità e le mobilità preromane). A raccontare lo spirito dell’investimento è il direttore del progetto, il professor Jacopo Tabolli: "È stata siglata una convenzione con Cnr che prevede un finanziamento per l’acquisto di un immobile destinato ad essere sede di attività didattiche e di ricerca,nonché ad ospitare docenti e ricercatori in visita per le attività legate al progetto. L’Immobile dovrà essere localizzato nel centro storico di San Casciano dei Bagni o entro un raggio di circa 2 chilometri per far sì che gli studenti possano raggiungere a piedi sia lo scavo nei pressi del Bagno Grande che la sede del futuro museo".

Il bando è aperto ai privati ma anche ad enti pubblici o fondazioni. La cifra di acquisto prevede un importo non superiore a 215mila euro. L’eventuale restauro vedrà un secondo finanziamento. Nel caso in cui non si riuscisse a individuare un unico immobile per la foresteria destinata ad accogliere ricercatori e studenti, idealmente capace di ospitare dieci posti letto, e anche le aule di didattica, l’ateneo può ipotizzare l’acquisto di due immobili distinti. Il termine per la presentazione delle proposte è di trenta giorni a partire dalla pubblicazione del bando.

"Speriamo che la comunità sancascianese sappia cogliere questa opportunità – spiega Tabolli – e risponda concreatamente alla nostra richiesta. Si tratta di creare un hub universitario votato all’accoglienza, alla contaminazione di esperienze e culture diverse. Abbiamo già ricevuto richieste di partecipazione alla prossima campagna scavi da università inglesi e americane per ‘visiting fellow’. Stiamo cercando di creare le condizioni per far nascere strutture capaci di ospitare e che possano diventare moltiplicatori di idee, attive tutto l’anno".

Per la cittadina di San Casciano dei Bagni, luogo turistico la cui economia è legata soprattutto ai flussi stagionali, diventare sede di un progetto culturale di così ampio respiro è, in effetti un’occasione di rinascita e di riqualificazione importantissima. Tabolli ha annunciato anche la nascita di un bando di posti di ricerca per lo studio ‘della memoria orale dell’archeologia di San Casciano dei Bagni”, uno studio tra archeologia e antropologia per recuperare un patrimonio disperso ma prezioso per lo sviluppo futuro del sito archeologico e dei suoi ritrovamenti.

Federica Damiani