Proprio nel centro di Siena, in via di Città, nella storica sede della vecchia gioielleria Peruzzi, l’artigiano Marcello Vallini, ha deciso di aprire un laboratorio d’oreficeria, realizzando il suo sogno di trasmettere il mestiere alle nuove generazioni. Insieme a lui l’assistente e apprendista Gemma Butini e Viola Vallini, sua figlia e allieva d’eccezione.
"Abbiamo aperto una settimana prima del lockdown di marzo 2020 come un’oreficeria dove acquistare gioielli anche personalizzati. Non è stato un momento felicissimo, però poi siamo andati avanti piano piano – ha raccontato Vallini -. Da poco abbiamo rivisto il tutto e messo in piedi un laboratorio. Fino ad ora il nostro approccio è stato più improntato alla vendita, mentre adesso è di spicco la parte laboratoriale".
Vallini d’altronde, ha fatto di necessità virtù: "Come in ogni momento di crisi bisogna inventare soluzioni – ha spiegato -. Di fronte al rialzo dell’oro, e alle difficoltà relative alle vendite, ho spostato l’attività su una proposta di formazione". L’idea quindi è quella di aprire su Siena una vera e propria proposta formativa per chi è interessato al mondo dell’oreficeria a partire da gennaio 2025. "Abbiamo in programma una serie di corsi, che avranno diverse strutture: da quello base a quello più avanzato".
A muovere i tutto è l’amore per un mestiere e la volontà di trasmetterlo ad una nuova generazione. "A Firenze ci sono più di 20 scuole per orafi, a Siena che io sappia nessuna. C’è stata qualche proposta anni fa, ma fuori dal centro – ha spiegato Vallini -. Io ho preso una laurea in scultura, ho poi fatto un’esperienza negli Stati Uniti, dove ho cominciato a modellare, poi ho lavorato vent’anni sul Ponte Vecchio a Firenze, prima di aprire qui. Mi piace molto l’idea di potere formare anche una nuova generazione di orafi".
Ma ad interessarsi al laboratorio sono anche i molti turisti internazionali a caccia di ‘experience’. "La mia prima allieva è stata una turista di Singapore che è entrata chiedendo questo tipo di laboratorio, proprio nel momento in cui stavamo buttando giù l’idea. Il giorno dopo è tornata. Ha realizzato un braccialetto che si è portata con sé – ha raccontato Vallini -. È un’attività che va al di fuori delle solite proposte turistiche, che riguardano più il territorio, come è naturale che sia".
Le possibilità e le idee in ballo sono tante, fra cui una collaborazione con le scuole superiori. "Da metà gennaio già inizieremo un corso di oreficeria in cui gli iscritti realizzeranno delle fedi personalizzate, in vista di San Valentino – ha detto Vallini -. In generale il mio sogno sarebbe di riuscire a coinvolgere le scuole, mia figlia, che è anche mia allieva, frequenta il liceo artistico ad esempio. L’idea è proporre degli stage. È un mestiere che ha degli aspetti importanti dal punto di vista formativo per gli adolescenti, perché ti proietta in un mondo del concreto".
Eleonora Rosi