
Il sindaco all’anteprima con il direttore della Pinacoteca Hémery “The Rise of Painting“ dopo New York conquista la capitale inglese.
"Sono profondamente onorata di essere qui oggi. Questa mostra rappresenta un momento straordinario per la nostra città, perché racconta il ruolo centrale che Siena ha avuto nello sviluppo della pittura medievale e nella nascita di un linguaggio artistico che ha influenzato l’Europa intera". Così il sindaco Nicoletta Fabio, ieri a Londra per la seconda tappa di “Siena: The Rise of Painting, 1300 – 1350”, reduce dal Metropolitan Museum di New York e da sabato 8 aperta al pubblico alla National Gallery della capitale inglese.
"Le opere qui riunite – ha detto ancora il sindaco Fabio – testimoniano l’eccezionale vitalità culturale e spirituale della Siena del Trecento. La ricchezza cromatica, l’eleganza delle forme e la profondità narrativa di artisti come Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e i fratelli Lorenzetti non solo decoravano chiese e palazzi, ma offrivano visioni di fede, giustizia e convivenza civile. Siena non è soltanto la custode di questo straordinario patrimonio: ne è ancora oggi ispirazione e motore. Il nostro obiettivo è valorizzare la grandezza del nostro passato per guardare al futuro con ambizione, consapevoli di appartenere a una città che da sempre ha saputo innovare. Ringrazio la National Gallery e il Metropolitan Museum of Art per aver reso possibile questa mostra e per aver dato a Siena una vetrina internazionale d’eccezione. Il successo riscosso a New York e l’opportunità di essere qui oggi a Londra dimostrano quanto la nostra storia e la nostra arte siano ancora vive e capaci di emozionare il mondo".
La mostra resterà aperta fino al 22 giugno. Sono oltre cento le opere esposte, tra dipinti, sculture, manoscritti miniati e oggetti d’arte, la mostra offre un’occasione unica per ammirare capolavori che hanno segnato la storia della pittura europea. Questa esposizione è il frutto di una prestigiosa collaborazione tra la National Gallery di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York, dove ha già riscosso un grande successo di pubblico e di critica.