RICCARDO BRUNI
Cronaca

L’arte senese incanta New York. In mostra i capolavori del Trecento

Domenica apre al Metropolitan Museum ’The rise of painting’, da marzo alla National Gallery di Londra

L’arte senese incanta New York. In mostra i capolavori del Trecento

Domenica apre al Metropolitan Museum ’The rise of painting’, da marzo alla National Gallery di Londra

L’arte senese in mostra a New York e Londra. Un’operazione importante che porterà, prima al Metropolitan Museum e poi alla National Gallery, i capolavori di Duccio di Buoninsegna, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Simone Martini e altri protagonisti assoluti della cultura pittorica d’Occidente. La mostra si intitola ‘Siena: the Rise of Painting: 1300-1350’ e porta infatti con sé le opere degli artisti senesi della grande stagione della prima metà del XIV secolo. La grande esposizione si svolgerà a New York dal 13 ottobre al 26 gennaio e a Londra dall’8 marzo al 22 giugno.

Oltre cento opere tra sculture, pitture e oreficerie, molte delle quali provenienti dalle collezioni senesi dell’Arcidiocesi, dell’Opera della Metropolitana e da altri poli museali e siti, tra i quali la Pinacoteca di Siena. Fra i prestiti dell’Arcidiocesi, l’icona bizantina detta Madonna del Carmine, da poco esposta nell’Oratorio di San Bernardino. Ci saranno la Madonna del Latte di Ambrogio Lorenzetti e la testa del Crocifisso di Lando di Pietro.

Ricostruita la predella del tergo della Maestà di Duccio di Buoninsegna, grazie a una serie di prestiti d’eccezione, con tutti e otto i pannelli riuniti: Tentazione di Cristo al Tempio (Siena, Museo dell’Opera della Metropolitana); Tentazione di Cristo sul monte (New York, The Frick Collection); Vocazione di Pietro e Andrea (Washington, National Gallery of Art); Nozze di Cana (Siena, Museo dell’Opera della Metropolitana); Cristo e la Samaritana al pozzo (Madrid, Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza); Guarigione del cieco nato (Londra, National Gallery); Trasfigurazione (Londra, National Gallery); Resurrezione di Lazzaro (Forth Worth, Kimbell Art Museum).

Non poteva mancare l’Annunciazione di Ambrogio Lorenzetti, importante prestito dalla Pinacoteca. "Sono molto orgoglioso – ha detto Axel Hémery, direttore del Musei Nazionali di Siena – di mostrare uno dei nostri capolavori iconici. È stata una scelta molto combattuta quella di prestarlo, ma sarebbe stata una mostra incompleta senza quest’opera così monumentale e così forte di Ambrogio Lorenzetti".

L’anteprima dell’esposizione si è svolta al Metropolitan Museum of Art (Met) di New York, seguita da una cena degustazione, voluta dal console generale d’Italia, Fabrizio Di Michele, dove sono stati presentati i prodotti più identitari della città e del territorio senese, tra i quai non potevano mancare panforte e ricciarelli. All’evento erano presenti con il sindaco Nicoletta Fabio e tutta la delegazione senese, il direttore del Met, Max Hollein, il curatore della mostra, Stephan Wolohojian, e il Console italiano a New York, Cesare Bieller. "Essere a New York a celebrare la ricchezza artistica di Siena suscita una certa emozione – dichiara il sindaco, Nicoletta Fabio – e questa è una testimonianza della percezione che nel mondo, soprattutto ad altissimo livello culturale, si ha della nostra città, della nostra pittura del Trecento e non solo.

"La Siena di quel periodo – aggiunge il sindaco Fabio – era una sorta di New York ante litteram, perché era una città all’avanguardia. Penso quindi che quella del Met sia una collocazione naturale per queste opere, anche se molte di esse provengono da Siena e da altri musei internazionali. Vorrei portare mostre di tale livello e della stessa tipologia anche nella nostra città".