L’Asl approva le otto centrali operative territoriali

I servizi sanitari ruoteranno sulle Cot: 3 nel senese, altre 3 nell’aretino e 2 a Grosseto

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L’Asl Toscana Sud Est inizia a ‘disegnare’ la nuova sanità territoriale finanziata dai fondi Pnrr. L’Azienda sanitaria della Toscana Sud ha approvato i progetti esecutivi delle otto Cot, acronimo che sta per Centrali operative territoriali, che nasceranno nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena, grazie alle quali saranno riorganizzati i servizi sanitari locali.

Saranno tre nel territorio aretino, tre nel senese e due nel grossetano. L’importo complessivo delle risorse messe in campo, in parte provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ammonta a oltre un milione e mezzo di euro.

"Abbiamo rispettato il cronoprogramma per rispondere agli obiettivi previsti dal Pnrr nel Contratto istituzionale di Sviluppo sottoscritto tra Regione Toscana e Ministero, protocollo che prevedeva l’approvazione dei progetti entro il 31 dicembre 2022 - dice il direttore amministrativo dell’Asl sud est Antonella Valeri (nella foto) -. Le Centrali operative territoriali sono strutture organizzative che hanno l’obiettivo di coordinare i servizi del territorio, assicurando una stretta sinergia fra rete di emergenza-urgenza, l’ospedale e i servizi territoriali e domiciliari. In pratica dovranno diventare il cuore della riorganizzazione della sanità territoriale prevista dal Pnrr. Il termine per la loro realizzazione e piena operatività è fissato al 31 marzo 2024".

Lungo il percorso tracciato dal decreto ministeriale 77, nell’area dell’Asl Sudest le Cot sostituiranno le Acot (Agenzie di continuità ospedale-territorio), fondamentali nel periodo dell’emergenza Covid e già fondamentali soprattutto nella gestione della cronicità. A Siena, una delle tre Cot previste nella provincia, dovrebbe trovare sede nell’immobile di viale Sardegna, già al centro di un protocollo d’intesa per l’acquisizione da parte dell’Asl con la Provincia di Siena, che ne è la proprietaria.

P.T.