Siena, 14 dicembre 2022 - Il rettore dell’Università Roberto Di Pietra, assieme al suo predecessore Francesco Frati, e a Rino Rappuoli, sono in attesa che l’anno finisca e, contemporaneamente, termini dopo 38 anni il mandato da direttore del National Institutes of Health di Anthony Fauci, lo scienziato che ha servito sette presidenti degli Stati Uniti, e che ha fronteggiato tutte le pandemie dal 1981 ad oggi, dall’Aids a Ebola, dalla Sars al Covid. Il 31 dicembre, come ha rivelato Rappuoli nell’intervista a La Nazione, Fauci potrà parlare del suo futuro fuori dagli States, potrà decidere come e quando sarà coinvolto con la Fondazione Biotecnopolo e con il centro nazionale antipandemie. E poi potrà anche scegliere una data per una particolare cerimonia di benvenuto. Perché l’Università di Siena, già da qualche mese, ha deciso di conferire al celebre immunologo americano, di origini italiane, la laurea honoris causa.
Il rettore Di Pietra preferirebbe conferirla con Anthony Fauci a Siena, all’aula magna. E sarebbe stato Rino Rappuoli, che a Washington ha partecipato all’omaggio dell’ambasciata italiana allo scienziato, a fare da ambasciatore dell’ateneo. L’Università La Sapienza di Roma ha già conferito, a gennaio di quest’anno, la laurera honoris causa a Fauci. Ma lui era in collegamento video dagli Usa. E non avrebbe lo stesso impatto, visto anche che il supporto del direttore del NIH al Biotecnopolo è ormai assodato e si tratta solo di stabilire le modalità del coinvolgimento. "Anche Fauci è convinto - ha detto Rino Rappuoli dopo averci parlato a Washington - che quello che vorremmo creare a Siena sia paragonabile con l’Istituto americano da lui diretto che negli anni Novanta fu decisivo per la lotta all’Aids. Lui non è un catalizzatore di risorse, i soldi li spende per salvare la gente dalle pandemie. Noi dovremo trovare fondi da altre parti, oltre che dal governo. L’aiuto di Fauci si rivelerà decisivo sull’aspetto delle relazioni internazionali".
Con un budget di 340 milioni per il centro nazionale antipandemie, di 16 milioni all’anno per il Biotecnopolo, le risorse per partire ci sono già. Intanto la lezione di Anthony Fauci all’ambasciata italiana, l’intervento per ringraziare dell’omaggio dell’Italia allo scienziato che per oltre 50 anni si è speso contro le pandemie, è stata pubblicata da La Stampa. "Questa pandemia non era del tutto inattesa, poiché lungo tutta la storia sono emerse sempre malattie infettive che hanno messo in pericolo il genere umano, ma alcune di esse riescono anche a trasformare le civiltà. Il Covid-19 - sono parole di Fauci - è la pandemia della malattia respiratoria più devastante che abbia mai colpito l’umanità dalla pandemia influenzale del 1918... Altre lezioni che abbiamo tratto sono dolorose, come il fallimento di alcune reazioni di politica sanitaria a livello interno e globale. Peraltro, dobbiamo anche ammettere che la nostra battaglia contro il Covid-19 è stata ostacolata dalla profonda spaccatura politica insita nella nostra società. Le decisioni di alcune misure di sanità pubblica, come l’uso delle mascherine e le vaccinazioni con vaccini efficaci e sicuri, sono state influenzate, come mai in precedenza, dalla disinformazione e dall’ideologia politica".