
Lavori a San Domenico. Arriva la maxi gru
Per il recupero e i lavori all’ex carcere di San Domenico si fa sul serio con i primi cantieri avviati da giorni per demolire alcuni manufatti sulla porta Carraia: da ieri mattina metà del centro storico da porta San Matteo a via del Castello è chiusa al traffico. Si entra solo da porta San Giovanni per piazza Cisterna e da via Folgore a porta San Jacopo per piazza Sant’Agostino, via XX settembre, Capassi, le Romite e uscita porta San Jacopo. Tutto con il trasporto eccezionale della grande gru che sta per essere montata e innalzata, sembra oltre trenta metri di altezza, con un braccio a giro tondo di oltre 60 metri, dentro il cantiere del San Domenico. Al lavoro l’impresa di costruzioni trevigiana ’Setten Genesio’ incaricata di valorizzare, restaurare e recuperare il complesso rimasto vuoto dal ’91. Ora è stato aggiudicato a Opera Laboratori per 69 anni con un investimento di oltre 20 milioni di euro. Per renderlo fruibile alla comunità. Dunque fino a sabato la viabilità nella Ztl cambia il suo percorso. Ma c’è dell’altro; infatti in via San Giovanni è stato installato un semaforo sia prima di entrare in via Quercechio e sia in piazza della Cisterna per distribuire il traffico in entrata e in uscita dalla nobile piazza del Pozzo.
Soddisfazione è stata espressa dal Pd locale: "La presentazione del progetto di riqualificazione dell’ex carcere e l’inizio dei lavori costituiscono un punto di svolta decisivo. Quello sul San Domenico è un intervento culturale e di sviluppo economico con benefici diretti per la città e per l’intera Toscana". E infine: "Questo dimostra quanto sia importante avere amministratori, che portino avanti programmi di ampio respiro, legati a una missione che trascende il mandato amministrativo. Solo così si ottengono risultati strategici".
Romano Francardelli