REDAZIONE SIENA

Lavoro, dramma Beko: un detenuto agli operai in lotta, “Restate uniti con la vostra forza”

Siena, la missiva lettera da Don Carmelo Lo Cicero, parroco della casa circondariale, davanti ai cancelli della fabbrica: “"Dietro ai vostri striscioni ho riconosciuto volti familiari, volti dei vostri colleghi con i quali ogni mattina condividevo la colazione nello stesso bar”

Siena, 24 gennaio 2025 – Una lettera per esprimere solidarietà ai lavoratori dello stabilimento senese di Beko Europe. E' quella che ha scritto Alessandro, detenuto del carcere cittadino di Santo Spirito. La missiva è stata declamata stamani agli operai, di fronte ai cancelli del sito dell'azienda, da Don Carmelo Lo Cicero, parroco della casa circondariale, che e' da settimane in prima linea sulla vertenza.

"Sono uno dei tanti ingredienti finiti a bollire nel brodo di un minestrone, con una sorte un po' simile a quella che e' toccata a voi in questo triste periodo, che invece doveva coinvolgervi in quella che è stata la luminosa felicità del Natale", è l'incipit.

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Un momento della lettura della missiva scritta dal detenuto e letta dal sacerdote della casa circondariale

"Mi sono sentito in dovere di essere il primo a scrivervi - continua il detenuto -, da dietro queste calorose sbarre di ferro". "Dietro ai vostri striscioni ho riconosciuto volti familiari, volti dei vostri colleghi con i quali ogni mattina condividevo la colazione nello stesso bar e ci si scambiava il sorriso seguito da un buongiorno, perché sapevamo entrambi che il giorno non poteva essere altro che buono, forti del fatto che ognuno di noi aveva un lavoro sicuro. Nelle vostre manifestazioni ho potuto riconoscere i volti di persone del Paese nel quale mi ero trasferito, quindi conoscevo anche i membri dei loro nuclei familiari e percià il mio dispiacere è ancora di più amplificato".

Tra le cose indicate nella missiva anche un passaggio sullo stato dell'industria nella citta' toscana: "Ignis sparita - spiega - , Ultravox sparita, Whirlpool sparita, Beko sparita... A Siena vige un sistema schematico che non ha mai permesso alle grandi aziende di perdurare nel tempo".

E poi la nota di speranza: "Voi siete in tanti - scrive -, e con l'unione e la forza delle vostre 299 anime dovete insistere per poter forgiare a vostro piacimento quel ferro che fino ad oggi avete mantenuto rovente alla temperatura giusta affinché sia ancora malleabile". Infine l'auspicio: "Spero che tutto finisca al piu' presto per me e per voi, in maniera da ripartire alla grande - aggiunge -. Mi auguro di ritrovarvi una di queste mattine nel solito bar, per scambiarci quel sano buongiorno".