Erano quattro e lavoravano sodo, ma nessuno di loro era stato regolarmente assunto e tutti erano, perciò, privi di assicurazione infortunistica, sanitaria e previdenziale. Niente copertura finanziaria per infortuni sul lavoro e malattia, nessun contributo pensionistico, quindi, per i tre lavoratori italiani e uno albanese che, durante un’ispezione finalizzata al contrasto del lavoro sommerso, la Tenenza di Poggibonsi della guardia di finanza ha scoperto in piena attività in un ristorante di Colle, impiegati completamente in nero.
L’imprenditore, infatti, non solo non aveva effettuato per nessuno dei quattro la ’comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro’ obbligatoria per ogni nuova assunzione, ma non aveva nemmeno istituito il ’Libro unico del lavoro’, anch’esso previsto dalla legge come ulteriore elemento di garanzia per i lavoratori. Un aggiramento degli obblighi che permetteva al ristoratore di trattenere per sé ogni mese diverse centinaia di euro, ma che adesso rischia di costargli molto caro. I militari gli hanno comminato una multa di 20mila euro, ma i suoi guai non sono finiti qui: al termine del controllo, infatti, le Fiamme Gialle hanno trasmesso gli atti agli istituti di previdenza Inail e Inps per avviare le azioni di recupero delle somme non pagate, nonché all’Ispettorato territoriale del lavoro a cui spetta ora il compito di valutare l’eventuale applicazione della sanzione accessoria della sospensione cautelare dell’attività. Il severo provvedimento, infatti, scatta quando, come in questo caso, il numero di lavoratori al nero sia superiore al 10 per cento del totale del personale dipendente e resta in vigore fino alla completa regolarizzazione di tutti i rapporti di lavoro.
"Prosegue l’impegno della guardia di finanza volto alla tutela della collettività e della legalità economico finanziaria – commenta una nota del comando provinciale della Gdf – L’operazione si inquadra nel contesto delle quotidiane attività ispettive svolte a contrasto del sommerso da lavoro in ogni settore economico. Lo scopo è quello di di tutelare i lavoratori ed arginare la diffusione dell’illegalità e dell’abusivismo nel sistema economico, per il quale il lavoro nero rappresenta una piaga in quanto sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori e consente una competizione sleale con le imprese oneste che operano nella piena e completa osservanza della legge". a.v.