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Le acque del torrente Rosia sono potabili? Parola agli esperti

Valutazione e analisi in un viaggio nel nostro ecosistema: lo studio che abbiamo fatto . CLASSI 3A-2B-2C ROSIA.

Anche noi nel programma mondiale di scienze e istruzione, Globe

Anche noi nel programma mondiale di scienze e istruzione, Globe

Sebbene non vi siano grandi fiumi, la zona in questione è solcata da numerosi torrenti: l’Elsa e il Merse che affluisce nell’Ombrone. Essi sono fondamentali per l’agricoltura, e per l’ecosistema che ospita una ricca biodiversità.

Il Torrente Rosia nasce sul Poggio Cetinone ed è un affluente del fiume Merse. E’ situato a monte di un centro abitato, ai confini della "Riserva Naturale Regionale Alto Merse". La zona è caratterizzata da una stretta valle. L’ambiente appare incontaminato, ad eccezione di alcuni punti d’accesso usati abusivamente come discariche. Vicino al Torrente passa la strada provinciale 73 bis.

Il sito non presenta attività agricole o industriali, a parte qualche orto. Le indagini sul territorio sono state svolte in autunno e primavera 2023/24. Le classi 5°b, 1°b, 1°a, 2°a e 3°a insieme agli insegnanti Beatrice Zagarese, Epifania Balistreri, Lucia Scali, Simone Pichi Sermolli, hanno lavorato ed esaminato le acque del Torrente e si sono concentrate solo su un breve tratto.

L’obiettivo era individuare la presenza di microplastiche (Microplastiche protocoll- A.Sutti S.Robbottom - deakin University), macroinvertebrati e microhabitat nelle acque del Torrente. I campioni sono stati filtrati, analizzati e, dopo varie ricerche, i risultati ottenuti sono stati inseriti nel programma mondiale di scienze e istruzione, Globe. Durante le prime escursioni, è stato fatto un monitoraggio degli habitat presenti lungo il corso del Torrente, i cui risultati erano positivi; il corso d’acqua fluisce in tutte le stagioni con variazioni nella portata. Ci sono diversi microhabitat che si alternano in modo continuo assicurando varietà di specie sia alla flora che alla fauna.

Successivamente l’attenzione si è spostata su vari tipi di macroinvertebrati e le loro condizioni, avvalendosi dell’aiuto di esperti, come Isabel Mainde (soc. Species) e Laura Di Pietro (Fisiocritici) che hanno guidato tutta l’analisi.

E’ stata trovata la presenza di molte tipologie di macroinvertebrati che erano già state studiate, con l’applicazione dell’Indice EBI. Le ultime analisi sono state fatte in laboratorio, dove si è rivelata la presenza di frammenti di origine artificiale provenienti dalle discariche.

Le analisi parlano chiaro: le acque sono pulite e buone, nonostante la presenza di microplastiche. Adesso occorre una gestione corretta dei rifiuti per assicurare alle generazioni future un mondo migliore!