
"Una mia parente affetta da una grave forma di obesità associata a multiple altre patologie, è in attesa, come centinaia di altre persone, di essere sottoposta ad intervento di chirurgia bariatrica, come da indicazione di vari specialisti. Penso che sarebbe più corretto, se le cose dovessero procedere a lungo in questo modo, chiudere il reparto, avvertire la popolazione e destinare ad altre necessità le superstiti risorse umane ed economiche", scrive un senese - medico chirurgo in pensione -, segnalando la lunghissima attesa per la chirurgia bariatrica alle Scotte.
La vicenda personale è riassunta in questi termini: "Purtroppo le sale operatorie del nostro potenzialmente ottimo reparto di Chirurgia bariatrica da diversi mesi non funzionano – continua la segnalazione -. Al momento si prevede un (uno solo) prossimo intervento nel mese di dicembre, se tutto va bene; poi nient’altro (è previsto). La mia parente è al 325° posto nella lista di attesa: fate un po’ il conto tra quanti anni le toccherebbe. E ogni giorno la lista si allunga ancora di più. Evidentemente al ritmo attuale bisognerà attendere, per chi farà in tempo, tempi biblici, spesso incompatibili con la malattia di cui parliamo".
Puntuale arriva la precisazione del Policlinico, che cita un iter piuttosto lungo per arrivare al delicato intervento: ‘La paziente è stata visitata pochi giorni fa dal dottor Giuseppe Vuolo, direttore della Chirurgia bariatrica all’ospedale Santa Maria alle Scotte. L’iter che porta ad essere sottoposti a questo tipo di intervento è multidisciplinare e prevede diversi step. Si tratta di un intervento complesso che richiede una preparazione interdisciplinare tra cui una valutazione con il medico nutrizionista, l’endocrinologo, lo psichiatra, l’anestesista, il chirurgo bariatrico e altri specialisti, oltre ad una serie di esami diagnostici e strumentali. Le sale operatorie funzionano con sedute operatorie effettuate tenendo conto dell’andamento pandemico legato al Covid, che ha ridotto le ore disponibili".
Al momento, fa sapere l’ospedale confermando la consistente richiesta di interventi di questo tipo, "ci sono circa 380 pazienti in attesa e, nell’ordine degli interventi da effettuare, verrà tenuto conto della lista di attesa e delle situazioni urgenti".
Paola Tomassoni