RICCARDO BRUNI
Cronaca

Le Biccherne testimoni della storia. Nuova guida per le preziose tavole

All’Archivio di Stato presentato il volume della direttrice Cinzia Cardinali: "Patrimonio unico al mondo"

Le Biccherne testimoni della storia. Nuova guida per le preziose tavole

Luca Betti, editore, Cinzia Cardinali, Archivio di Stato, Duccio Balestracci, storico

Da copertine a opere d’arte: la storia delle Biccherne senesi, conservate ed esposte all’Archivio di Stato, è sicuramente unica al mondo. Non sempre conosciuta quanto meriterebbe, però. E allora ecco l’idea di Luca Betti di dedicare a questa collezione il settimo quaderno della serie ‘Alla scoperta della bellezza’, affidandolo proprio alla direttrice dell’Archivio di Stato, Cinzia Cardinali. Il volume è adesso realtà ed è stato presentato ieri da Duccio Balestracci, insieme all’autrice e all’editore, proprio nella sede di via Banchi di Sotto.

"La collezione – ha spiegato Cardinali – presenta sempre elementi di novità. Gli studi su questo tema proseguono e sono sempre in aggiornamento. Si tratta, in fondo, del fiore all’occhiello della collezione dell’Archivio di Stato, un elemento profondamente identitario per la città di Siena, sul quale esiste una sconfinata bibliografia. Il mio è stato soprattutto un lavoro di sintesi". Il risultato è un volume agile, di semplice consultazione, a carattere divulgativo e quindi rivolto a un pubblico non specialistico, che può però trovare, proprio grazie alla puntualità scientifica con cui è stato curato, un ottimo approccio a questo argomento.

Le Biccherne sono tavolette dipinte che, a partire dal Medioevo e fino all’inizio del Settecento, furono realizzate per fare da copertina ai registri contabili delle varie magistrature senesi. Arricchite da vere e proprie pitture, eseguite dai più importanti artisti senesi, nel tempo sono diventate altro. "Si parla di oggetti che in realtà per secoli hanno continuato a essere strumenti di comunicazione – racconta Balestracci – che rendono questa collezione unica al mondo. Da nessun’altra parte un ufficio pubblico decise di dedicare copertine di legno illustrate ai documenti di archivio. Una comunicazione, tra l’altro, che almeno in un primo momento non è neppure rivolta all’esterno e non serve a creare consenso. È amore per il bello. Siamo in quel contesto in cui estetica diventa etica. Poi, nel tempo, diventano anche cronaca, perché parlano della storia di Siena e della cristianità".

"È il settimo volume della serie – aggiunge l’editore, Betti – dopo i precedenti dedicati a Pellegrinaio, Buon Governo, Duomo, Fonte Gaia, Maestà e Libreria Piccolomini. Un lavoro partito subito dopo il covid per raccontare le bellezze di Siena. Adesso siamo in stampa con l’ottavo, dedicato al pulpito della Cattedrale, e in fase di impaginazione con il nono, sul Guidoriccio".