Le foto del Sipa diventano video grazie ai Qrcode

Nella mostra diffusa che aprirà a Siena il 24 ottobre i filmati dedicati ai lockdown di tutto il mondo

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Un Qr code posizionato al centro della foto copre metà volto come una mascherina. La protagonista, di cui si notano inevitabilmente due splendidi occhi verdi, è uno dei soggetti femminili che Anja Van Ast ama immortalare. Incorniciato da un velo nero, il viso è luminoso nonostante la palpabile tristezza dello sguardo. Sembra guardi chiunque si fermi sotto la Torre dei Malavolti. La gigantografia ricorda alla città che il Siena International Photo Awards è vicino, mancano poco più di dieci giorni.

Nonostante la bellezza dell’immagine catturi tutta l’attenzione, non passa inosservata la scritta: "Non potevamo immaginare l’inimmaginabile". E chi avrebbe potuto farlo? Chi poteva immaginare che sarebbe scoppiata una pandemia mondiale che ci avrebbe costretto a restare chiusi in casa per un periodo, e chissà se ci costringerà ancora, che avrebbe modificato le nostre abitudini, influenzato le nostre vite? Neppure la mente più creativa avrebbe potuto farlo. Però quella mascherina, accostata a termini come "distanziamento sociale" ed "emergenza sanitaria", vista come limite e forzatura, può diventare un elemento di positività, di possibilità, di un altro tipo di contatto e di comunicazione, lo stresso racchiuso in quel piccolo codice a barre bidimensionale.

"La mascherina non è più solo uno strumento per favorire il distanziamento, ma anche un modo di riunire il mondo a Siena, ancora una volta e nonostante il lockdown", spiega il ’padre’ del Sipa, Luca Venturi. Cosa significa? Per scoprirlo basta inquadrare uno dei Qrcode inseriti nelle varie immagini, circa 25, che troverete in città. Il vostro smartphone vi porterà immediatamente in giro per il mondo, in uno dei luoghi che i partecipanti del Siena Awards hanno filmato durante la chiusura totale: da New York a Mosca, da Panama a Buenos Aires, da San Francisco a Roma.

L’immagine descritta sopra, nello specifico, (la stessa della foto) riporta l’osservatore indietro nel tempo, quando Siena era solo lo spettro di se stessa. Silenziosa, vuota, spenta, ma pur sempre meravigliosa. Il video è un regalo del Festival alla sua città di cui ne esalta l’essenza nonostante il momento difficile. (Per rivederlo inquadra il codice nella foto accanto). Le mostre, salvo ovviamente drastiche misure imposte dall’alto, saranno inaugurate il 24 ottobre. Le distanze saranno garantite anche dalla possibilità di vedere le foto più da vicino, leggere le didascalie e ascoltare le spiegazioni, attraverso un’applicazione creata per l’occasione e già disponibile.

Teresa Scarcella