MASSIMO MONTEBOVE
Cronaca

Le meraviglie del tumulo etrusco. Poggio Gaiella, la storia riscoperta

Chiusi, oggi saranno presentati i risultati delle nuove ricerche e la ricostruzione del cippo maggiore

Le meraviglie del tumulo etrusco. Poggio Gaiella, la storia riscoperta

La nuova ricostruzione del cippo maggiore di Poggio Gaiella nel Museo nazionale etrusco di Chiusi e i risultati di nuove ricerche sui reperti provenienti dal tumulo etrusco saranno presentati oggi al pubblico, a partire dalle 15.30, alla sala conferenze del chiostro di San Francesco. La collocazione nella sezione dedicata ai reperti scultorei del museo rende ragione dell’importanza del monumento di Poggio Gaiella, che rappresenta un unicum nel panorama delle conoscenze sulla scultura funeraria etrusca, e, in virtù dello sforzo ricostruttivo, restituisce con più immediatezza la leggibilità della volumetria e della ricca decorazione dell’opera.

Il tumulo etrusco di Poggio Gaiella, a poca distanza da Chiusi, è un eccezionale monumento sepolcrale, dal diametro di 90 metri, alto 15, che ha ospitato almeno una trentina di tombe tra gli ultimi decenni del VII secolo d.C. e il periodo ellenistico. All’esterno era riccamente decorato con sculture a tutto tondo e un gruppo di monumenti circolari a bassorilievo in pietra fetida purtroppo pervenutici in maniera frammentaria e incompleta. Grazie ai reperti originali conservati nel museo di Chiusi, rinvenuti durante gli scavi di Clelia Laviosa, e ai calchi dei rilievi conservati nel Museo Salinas è stato possibile proporre la ricostruzione di uno di questi monumenti, databile in base alle caratteristiche stilistiche all’inizio del VI secolo a.C.

L’opera era composta da almeno tre diversi dischi di grandezza decrescente sovrapposti a formare un monumento a gradini dal diametro di 2,50 metri alla base e altezza di 1,50 metri, completamente decorato a bassorilievo, anche nella parte superiore, e probabilmente interpretabile come copertura e segnacolo di una sepoltura. L’ipotesi di ricostruzione di questa scena, che rappresenta guerrieri in lotta, rappresenta l’elemento di maggiore novità emerso dallo studio del monumento.

Alla presentazione parteciperanno il sindaco Gianluca Sonnini, il direttore del museo Fabrizio Vallelonga, l’assessore alla cultura Mattia Bischeri e il presidente del Gruppo archeologico chiusino Enrico Mearini. La nuova proposta di ricostruzione del monumenti è stata curata da Adriano Maggiani, vice presidente dell’Istituto nazionale di studi etruschi ed italici, e realizzata dal restauratore Giuseppe Venturini.