Le scorte di sangue diminuiscono. Dalle Scotte l’appello a donare

La direttrice sanitaria Maria De Marco: "Non emergenza, ma flessione fisiologica d’estate. Quando siamo vicini alle riserve minime, scattano messaggi al volontariato e ai professionisti per programmare gli interventi".

Le scorte di sangue diminuiscono. Dalle Scotte l’appello a donare

Maria De Marco, direttrice sanitaria dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, spiega l’appello a donare sangue in coincidenza col calo delle scorte

Non emergenza, ma una carenza fisiologica delle scorte di sangue, come spesso avviene nei periodi estivi. In tutta la Toscana si sono registrate delle criticità ma, nel complesso, al policlinico Le Scotte non ci sono state grosse ripercussioni. La settimana scorsa circolavano una serie di sms per invitare alla donazione, quel gesto tanto facile nella pratica quanto disatteso fra i nostri impegni. "A Siena c’è una situazione privilegiata in termini di cultura della donazione: fra volontariato, associazioni di donatori e anche Contrade, questa realtà è fra le più virtuose in Toscana", sottolinea la direttrice sanitaria Maria De Marco.

Direttrice, sono circolati appelli a donare, c’è un’emergenza sangue?

"No, ma un calo delle scorte è innegabile. D’estate la flessione nelle donazioni è fisiologica ma siamo riusciti anche quest’anno a farcela con le disponibilità interne: tutta la Toscana non ha fatto richieste ad altre regioni".

Dunque quale è la situazione?

"L’allerta scatta quando siamo vicini alle scorte minime di sacche di sangue a disposizione per l’attività operatoria. A quel punto partono le comunicazioni alle associazioni di volontariato, per invitare i donatori abituali alla donazione. Ma c’è anche un canale interno di comunicazione, ai nostri professionisti, invitandoli a contattare il Centro Emotrasfusionale per verificare le disponibilità e programmare gli interventi. Di recente le scorte sono calate, ma negli ultimi giorni i donatori hanno risposto agli appelli e abbiamo rimpinguato le disponibilità. Va detto che l’Officina Trasfusionale delle Scotte raccoglie, lavora e distribuisce sangue ed emoderivati per le province di Siena e di Grosseto e a breve anche per quella di Arezzo".

Si parla di bisogno di sangue o anche plasma?

"La stessa organizzazione vale anche per il plasma. Ma il bisogno attuale e il calo delle disponibilità sono riferiti al sangue, necessario per l’attività chirurgica. I gruppi sanguigni 0 (donatore universale) e A sono quelli più carenti, ovvero necessari, perché più comuni e diffusi".

Sono stati bloccati o limitati gli interventi?

"No. Sono stati portati avanti tutti quelli programmati. Se c’è carenza di un gruppo sanguigno si cerca di evitare interventi su persone che hanno quel gruppo in quel giorno. Il discorso è diverso per le urgenze che sono sempre garantite e coperte da disponibilità di sangue del gruppo zero".

Vale sempre dunque l’appello a donare?

"Vale per gli abituali donatori come per aspiranti nuovi. Da tempo abbiamo avviato una serie di collaborazioni per promuovere la cultura della donazione presso enti e realtà del territorio, dalle Università alle forze dell’ordine, ai cui dipendenti dedichiamo giornate per donare. Tutti possiamo donare e non è un gesto troppo impegnativo: per donare sangue bastano 15-20 minuti, per il plasma un po’ di più. L’aspirante donatore viene sottoposto ad accertamenti iniziali per verificarne l’idoneità e periodicamente ad esami di controllo".

Paola Tomassoni