di Laura ValdesiSIENAUn anno giudiziario ’bollente’ e ricco di polemiche, quello che è stato inaugurato ieri a Firenze. Con la protesta annunciata e organizzata dall’Associazione nazionale magistrati: coccarde sulla toga, costituzione in mano e abbandono dell’aula durante il discorso del rappresentante del Ministro della giustizia, Antonio Sangermano, al tribunale di Firenze. Tensioni a parte – ennesimo capitolo del braccio di ferro fra toghe e il ministro Carlo Nordio –, è stato anche il momento per tracciare un bilancio dell’attività dei tribunali e delle procure toscane, compresa quella di Siena.
"Il dato complessivo che pare doversi segnalare – spiega il procuratore Andrea Boni nella relazione sull’amministrazione della giustizia dove si fa riferimento ai dati fra il primo luglio 2023 e il 30 giugno 2024 – è quello del significativo aumento dei reati (il riferimento è al numero di fascicoli, ndr) contro il patrimonio ed in particolare di rapina (raddoppiati) e furto in abitazione (incremento del 42,85%). Parimenti in aumento (oramai costante) i reati di truffa di cui molte attraverso vendite via internet". Pone l’accento su quelle ai danni degli anziani con un’attenuazione del fenomeno "forse anche in considerazione di alcuni arresti in flagranza". "Peculiare del territorio – aggiunge nella relazione –, in rapporto alla popolazione e al tessuto economico, appare il numero dei fascicoli aperti per riciclaggio: 25". Un capitolo a parte viene dedicato ai reati del ’Codice rosso’ che riguardano soggetti deboli, donne e disabili. "Dimostrano inequivocabilmente – spiega il procuratore Boni – un aumento assai significativo di tutte le fattispecie penali più rilevanti. L’impatto di tale incremento è stato importante sul lavoro dell’Ufficio e, in particolare sui sostituti componenti del gruppo III" che trattano il Codice rosso. Tanto da annunciare che, come in molte altre procure, Boni e i sostituti "stanno discutendo sulla necessità di rivedere, in occasione del prossimo progetto organizzativo, la suddivisione del lavoro per fare fronte a tale problematica". Alcuni dati. Nel caso dei maltrattamenti in famiglia si passa da 144 a 229 fascicoli contro noti (+59%) mentre quelli per violenze sessuali lievitano da 34 a 44. I fascicoli iscritti per stalking da 70 a 98. Gli infortuni mortali sul lavoro sono stati 2, uno nel settore edilizio e l’altro in quello meccanico. Capitolo di grande attualità è poi quello dei reati relativi all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro. La relazione del procuratore Boni, inviata come ogni anno in autunno al procuratore generale della Corte di appello, parla di "reato che ha avuto un aumento esponenziale. Numerosi i settori in cui viene commesso". Come in altre parti del territorio nazionale oltre che in agricoltura e nel tessile è accaduto anche nella gestione degli autolavaggi. Sette i fascicoli aperti nel periodo di riferimento. Buone notizie, invece, sul fronte dei reati ambientali in una provincia che fa della bellezza del paesaggio un biglietto da visita. Restano sostanzialmente stabili, scarissima l’applicazione della norma che ha introdotto il rilievo penale ai rifiuti illecitamente smaltiti da soggetti privati. Tornando invece ai furti in abitazione, venendo alle cifre, sono stati aperti nell’ultimo anno giudiziario 60 fascicoli contro noti, con un aumento, come detto in avvio del 42,85%. Quanto ai procedimenti di nuova iscrizione in ambito penale risultano 4503 (+20,75%) contro persone note. E la durata media? Per quelli modelli 21 ( reati contro persone note): 148 rispetto ai 143 dell’anno giudiziario precedente e per quelli modelli 21 bis (reati di competenza del giudice di pace) 303 rispetto ai 227. Il modesto aumento della durata media dei procedimenti deve comunque essere valutato positivamente considerando i problemi sempre maggiori relativamente al personale amministrativo e l’obbligatorietà dell’uso dell’App che ha rallentato la procedura di archiviazione dei fascicoli.