RICCARDO BRUNI
Cronaca

Le tre vite dei ’Perfetti sconosciuti’. Quei segreti tra cinema e teatro

Da stasera a domenica ai Rinnovati, martedì a Chiusi. Bertini: "Spettacolo agrodolce, una scoperta continua"

Il cast di ’Perfetti sconosciuti’, da domani ai Rinnovati e martedì a Chiusi

Il cast di ’Perfetti sconosciuti’, da domani ai Rinnovati e martedì a Chiusi

Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Ruota attorno a questo concetto la commedia di Paolo Genovese ‘Perfetti sconosciuti’, da stasera a domenica in scena ai Rinnovati e martedì prossimo al Teatro Mascagni di Chiusi. Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, in cui un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i loro cellulari sul tavolo, durante una cena, condividendo tra loro messaggi e telefonate. Ognuno di loro finge di non avere niente da nascondere, ma la realtà è esattamente il contrario.

Adattamento dell’omonimo film di Genovese, lo spettacolo è portato in scena da Dino Abbrescia, Alice Bertini, Paolo Briguglia, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina e Valeria Solarino. Ma davvero abbiamo tutto questo bisogno di una vita segreta? "Forse è per proteggerci – afferma Alice Bertini, la più giovane del cast – per difenderci in qualche modo dal giudizio degli altri. Una parte di noi che non vogliamo condividere e la teniamo nascosta nel telefono. Lo facciamo tutti. In fondo può essere anche per difendere gli altri da cose che possono ferire. Meglio nascondere certe cose se possono fare male. Penso a bugie bianche, chiaramente, non per forza a tradimenti o segreti più oscuri". Il film di Genovese ha riscosso un successo enorme e un apprezzamento diffuso di pubblico e critica. Il testo dello spettacolo riprende in modo integrale la sceneggiatura del film, ma l’effetto che si crea sul palcoscenico assume sfumature diverse.

"La differenza – spiega Bertini – è che al cinema con primi piani sui personaggi, in base alle situazioni, c’era una linea più drammatica. In teatro, con la distanza che si impone in qualche modo, la reazione è quella di uno spettacolo più ironico, più commedia, per poi poi tornare sul finale a una drammaticità maggiore. Ma in generale l’aspetto a teatro è più comico, più agrodolce. E poi sono due anni e mezzo che lo portiamo in giro e, come avviene in teatro, si è evoluta anche la modalità di approcciarsi al testo e ai personaggi. Per me è stato come scoprire a ogni replica qualcosa in più, cogliere ogni volta sfumature diverse". Lo spettacolo sarà in scena ai Rinnovati, per il cartellone del Sipario rosso, oggi e domani alle 21 e domenica alle 17. La prossima settimana, sarà invece in scena al Teatro Mascagni di Chiusi, in un’unica data, martedì 25, alle 21.

Riccardo Bruni