di Laura Valdesi
SIENA
Almeno una decina di bivacchi dentro l’antico bosco di Lecceto. Punti di spaccio nel ’polmone verde’ di Siena. Qui ormai si è spostato il mercato degli stupefacenti come accade in Valdichiana e Valdelsa. E sull’Amiata. Nel fitto della vegetazione i pusher attendono i clienti, di ogni età ed estrazione sociale. L’hanno dimostrato due blitz della Mobile già compiuti a Lecceto, più di recente invece a Vagliagli. La situazione di forte degrado era stata più volte segnalata da cittadini e associazioni di volontariato, oltre che dalla Polizia municipale durante il controllo del territorio. Proprio qui, un paio di mesi fa, gli agenti avevano notato numerose siringhe abbandonate, immediatamente fatte togliere. L’area ripulita e messa in sicurezza. Ma è stato necessario tornare per bonificare una porzione del bosco di Lecceto usata per lo spaccio.
L’operazione è scattata venerdì scorso, dalle 9 fino alle 13. Quando due pattuglie della Municipale, di cui una in borghese, unitamente ad uomini delle Volanti e della Mobile, hanno iniziato a controllare l’area mentre gli operatori ecologici di Sei Toscana , in collaborazione con l’ufficio ambiente del Comune, rimuovevano una marea di spazzatura. A confermare che quei bivacchi – a cui si accedeva dalla strada, scendendo verso il Ferratore, distanti 30-40 metri l’uno dall’altro – erano luoghi di spaccio il materiale trovato e poi rimosso. Decine di batterie, per esempio, che servono ai pusher per fare luce quando è buio. E poi teli, sacchi, cibo di ogni genere, scatolette. Alimentari non ancora scaduti, a conferma che erano punti di smercio della droga ’freschi’ di utilizzo. Persino un paio di sedie, alcune bombole di gas da campeggio con il fornellino. Oltre che materiale per l’uso e consumo di sostanze stupefacenti. E’ stata svolta una prima opera di bonifica ma resta ancora molto da fare per sanare la ’ferita’ inferta dai pusher al polmone verde della città.
"Come amministrazione comunale continueremo a vigilare in maniera capillare sul nostro territorio e a cercare di eliminare ogni presidio di legalità, come avvenuto nell’operazione al bosco di Lecceto. La sinergia con la questura – osserva l’assessore alla sicurezza e alla Polizia municipale di Siena Enrico Tucci – in questo è essenziale: insieme possiamo essere più presenti e più efficienti nel rispondere alle esigenze della nostra comunità". Aggiungendo il "grazie alle forze dell’ordine per il lavoro svolto e per l’attenzione costante data alla tutela della sicurezza e del decoro urbano". Gli fa eco l’assessore all’ambiente e al decoro urbano Barbara Magi: "Con questa operazione recuperiamo uno spazio importante per la comunità, sia dal punto di vista ambientale che sociale. Le aree verdi del Comune sono preziose, vanno tutelate da utilizzi sbagliati come quelli evidenziati dagli ultimi interventi nel bosco di Lecceto. I ’polmoni verdi di Siena devono essere una risorsa per tutta la città e non un luogo di degrado e illegalità".
Un’altra iniziativa per ’riappropriarsi’ di quest’area è quella del 24 marzo promossa dal Cai di Siena nell’ambito di ’Puliamo la Montagnola’ che quest’anno si occupa appunto di Lecceto. Il ritrovo è alle 9 nell’area attrezzata ’Bracieri’ vicino all’Eremo. La pulizia andrà avanti fino alle 12.30. Anche attività come questa, unitamente alla bonifica di venerdì scorso, potrebbero funzionare da deterrente per i malviventi che vogliono di nuovo accamparsi qui per spacciare.