
Un consiglio comunale con un unico importante punto all’ordine del giorno quello che si è tenuto nel pomeriggio di venerdì scorso nel pieno rispetto delle disposizioni anti-Covid a Piancastagnaio. Il Comune infatti, parteciperà alla gara di asta pubblica per l’acquisizione dell’area boschiva presso la frazione di Tre Case dove si trova un millenario leccio sempreverde venerato dalla popolazione dell’ miata dei due versanti (senese e grossetana) per l’antica leggenda francescana, testimonianza di una primitiva e viva presenza dei primi seguaci del poverello di Assisi che si erano insediati in alcuni conventi rispettando la regola del santo assisiate in solitudine, penitenza, fraternità.
Si tratta di un raro esempio di albero patriarca che per le sue grandi dimensioni e la longevità biologica è stato censito nei registri ufficiali forestali della Regione Toscana. Una antica leggenda narra della visita di San Francesco sull’Amiata mentre si stava recando presso il convento del Colombaio di Seggiano dove aveva vissuto in giovinezza preparandosi al suo ministero il grande Bernardino da Siena. Stanco del viaggio San Francesco si sarebbe riposato al fresco delle fronde del giovane leccio nel bosco delle Tre Case. Nel corso dei secoli il luogo è diventato uno spazio sacro molto frequentato da turisti e pellegrini, in quanto indicato anche dalle grandi guide turistiche italiane. Da una trentina di anni il Leccio delle Ripe diventa ogni 2 agosto momento particolare di ritrovo per i fedeli della diocesi di Pitigliano Sovana Orbetello e delle regioni limitrofe, Umbria e Lazio, che vi celebrano la ricorrenza del Perdono di Assisi, la festa francescana della riconciliazione. Sotto il Leccio sempreverde è stato costruito un altare di sassi. Una lapide ricorda la leggenda francescana. Nel tardo pomeriggio viene celebrata la messa dal vescovo assistito da tantissimi sacerdoti che per ore confessano i fedeli sotto i grandi castagni che fanno da corona al leccio patriarca. Un momento bello che ormai è entrato nella tradizione.
"Parteciperemo all’asta giudiziaria per acquisire l’area boschiva di circa 14 ettari di castagneto nel cui interno si trova il Leccio di San Francesco – ha commentato il sindaco Luigi Vagaggini – per poter dare alla popolazione uno dei luoghi più belli e significativi esistenti in Italia. Trattative con i proprietari erano già state intraprese senza risultato. Adesso l’immobile messo all’asta in seguito a procedura fallimentare con prezzo base di 30mila euro, vedrà l’amministrazione comunale presente e in caso di acquisto verranno subito attivate tutte le iniziative e procedure per il riconoscimento del Leccio come pianta di interesse nazionale".
Giuseppe Serafini