
Il direttore generale all’evento ’HumanCare’ con 350 partecipanti e 60 relatori
"La Toscana ha tante buone esperienze di umanizzazione delle cure, ci sono molte aziende che stanno sperimentando queste pratiche fondamentali, che hanno l’obiettivo di accorciare la distanza tra medico e paziente. Ora è arrivato il momento di fare sistema per far sì che queste pratiche non restino slegate tra loro". E’ il cuore dell’intervento di Antonio Barretta, direttore generale dell’Aou Senese a ’HumanCare-L’ecosistema per l’umanizzazione delle cure’, evento organizzato da Koncept alla Certosa di Pontignano.
L’evento, con la partecipazione di oltre 350 persone e 60 relatori da tutta Italia, si è confermato un’occasione di confronto interdisciplinare. Professionisti della sanità, esperti di architettura, tecnologia, arte e Terzo Settore si sono alternati sul palco per condividere esperienze e visioni su come rendere il sistema sanitario più vicino alle persone.
"I professionisti hanno sensibilità, ciò che a volte manca è il tempo – dice Barretta –, infatti i volumi delle prestazioni continuano ad aumentare ma il personale non cambia. Ma gli aspetti relazionali della cura non bastano, oggi ci confrontiamo anche su come immaginare gli ambienti ospedalieri per essere più accoglienti, come utilizzare la tecnologia per essere a supporto di una relazione più positiva, come impiegare l’arte per rendere gli ambienti più accoglienti e come coinvolgere il volontariato per migliorare il percorso di cura". L’AouSenese ha già sottoscritto con l’Aou di Modena e la Asl 4 Liguria un protocollo "per condividere le buone pratiche - ricorda il dg Barretta – e aprire un confronto e questa è la prima di tante tappe".
"Vogliamo investire su strutture come gli ospedali di comunità – dice nel suo intervento il presidente della Regione Eugenio Giani – in cui viene sviluppata la lunga degenza e in cui non si mandano via i pazienti dopo pochi giorni, col rischio che si sentano soli. In Toscana vogliamo essere all’avanguardia del processo di umanizzazione della cura". "Servirebbe a monte – chiede invece l’assessore Simone Bezzini – un grande investimento nella sanità pubblica perché stiamo scivolando verso il 6% di rapporto tra finanziamento al fondo sanitario e Pil: la media europea è 7,5%, Paesi come Germania e Francia stanno sopra all’8-9%".