Lectio magistralis e tagli ai fondi. Le sfide dell’Università degli studi alla vigilia del nuovo anno

Venerdì prossimo la cerimonia inaugurale, con prolusioni delle professoresse Bracci e Frangipane

Lectio magistralis e tagli ai fondi. Le sfide dell’Università degli studi alla vigilia del nuovo anno

Il rettore Roberto Di Pietra con la sua relazione inaugurale aprirà, venerdì prossimo, il 784° anno accademico dell’Università di Siena. Le prolusioni saranno delle professoresse Luisa Bracci e Marcella Frangipane

Il linguaggio delle molecole e un affascinante viaggio nell’archeologia saranno le due lezioni magistrali al centro della cerimonia inaugurale del 784° anno accademico dell’Università di Siena, che si terrà venerdì prossimo, 22 novembre.

L’appuntamento con la cerimonia solenne sarà alle 11 nell’aula magna del Rettorato: in apertura il rettore Roberto Di Pietra presenterà la relazione inaugurale; seguiranno gli interventi del rappresentante degli studenti Samuele Picchianti e della rappresentante del personale tecnico amministrativo Francesca Ricci. Quindi le due ’lectio’, quella di un docente interno e quella dell’ospite esterno: la prolusione, dal titolo ’Decodificare il linguaggio delle molecole per poter interagire con loro (senza averne paura)’, sarà tenuta dalla professoressa Luisa Bracci, del Dipartimento di Biotecnologie Mediche dell’ateneo. L’ospite d’onore della cerimonia sarà la professoressa Marcella Frangipane, docente di Preistoria e Protostoria del Vicino e Medio Oriente a La Sapienza di Roma, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e membro internazionale della National Academy of Sciences (USA). A chiudere la cerimonia sarà il Coro di Ateneo diretto dalla professoressa Elisabetta Miraldi.

Dalla preistoria all’attualità, si parlerà inevitabilmente anche del taglio del Fondo di finanziamento ordinario delle Università. "La manovra finanziaria in approvazione segna un drammatico ritorno all’austerità nella gestione delle risorse pubbliche, con pesanti ripercussioni sulle Università – dice Samuele Picchianti di Cravos, presidente del Consiglio studentesco -. Il Fondo Ordinario subisce un taglio da parte del Governo Meloni di 700 milioni di euro, un ridimensionamento che non si vedeva dal 2013 e che risparmia solo 6 Atenei italiani su 84. Per Unistrasi si tradurrà in una riduzione di 620mila euro, mentre Unisi dovrà fare i conti con un taglio di ben 8,9 milioni. Non sono solo cifre, ma la prospettiva di un vero e proprio blocco della vita accademica. I tagli alle Università, con il blocco delle assunzioni e un turnover limitato al 75%, sono accompagnati da una riforma del pre-ruolo che rende ancora più precaria la condizione dei ricercatori. Questo incide sulla libertà di ricerca, ormai condizionata dalla dipendenza da finanziatori privati. Non possiamo accettare che Unisi risponda prevedendo il blocco delle assunzioni e ulteriori tagli".

In attesa dell’intervento della cerimonia, Cravos invita all’assemblea che si terrà lunedì prossimo dalle 16.30 nell’aula magna storica del Rettorato per analizzare l’impatto dei tagli al FFO e raccogliere proposte.

Paola Tomassoni