"La casa è un diritto. E’ il diritto a esistere. Ed è anche dalle politiche abitative che passa la qualità della vita nel territorio e la sua attrattività. Per le famiglie, per le attività commerciali, per gli studenti universitari e per il personale sanitario che vive sempre più il nostro territorio come un punto di passaggio". Così Cgil, Filcams e Sunia di Siena, che sottolineano: " In pochi anni sono cresciuti esponenzialmente gli annunci per affitti turistici che arrivano nel 2024 nella nostra provincia a 7.927, di cui 1.357 solo nel capoluogo. Un processo che genera più effetti perversi: da un lato sulla redistribuzione delle risorse che vanno alla rendita immobiliare mettendo in sofferenza l’industria del turismo e drenando posti di lavoro, con il rischio di dare un contraccolpo importante ad un settore che occupa oltre 17mila persone in provincia, e dall’altro lato producendo quell’esplosione degli affitti che rende inaccessibile a lavoratori, famiglie e studenti che non abbiano proprietà di immobili vivere nel nostro territorio". E ancora: "Un quadro preoccupante se guardiamo alla capacità di presa in carico dell’Edilizia Residenziale Pubblica con un numero di alloggi di 2.577 su 8.396 nuclei familiari potenzialmente beneficiari che hanno un tempo medio di assegnazione di 12 anni. E quindi le famiglie scelgono di allontanarsi dai centri storici, rendendoli musei a cielo aperto invece che città. Ma gli effetti della crescita esponenziale degli affitti – si sottolinea – pesano anche sulle attività commerciali. Basta guardare Siena in cui le vie del centro sono un susseguirsi di fondi sfitti. E rischiano di pesare anche sugli Atenei quando gli studenti scelgono città più vivibili e con maggiore offerta culturale, ed infrastrutture più adeguate ai bisogni dei propri abitanti".
E’ da tempo Cgil, Filcams e Sunia di Siena chiedono un intervento volto alla limitazione del fenomeno delle locazioni turistiche "per sostenere una ridistribuzione degli alloggi turistici in proporzione al numero di residenti e servizi, contrastando lo spopolamento dei centri storici e favorendo la calmierazione degli affitti al fine di garantire il diritto a un abitare sostenibile, rilanciare le attività commerciali, non affossare l’industria del turismo innalzando la qualità dell’ospitalità e l’occupazione in questo settore. Bene quindi la legge regionale – è la conclusione –. Ora è il tempo dei Comuni, a partire dal Comune di Siena. Il tempo in cui non ci sono più alibi per dare risposte ai cittadini e ai lavoratori del territorio".