L’endorsement del direttore Osanna: "Il Santuario di San Casciano ormai è conosciuto ovunque"

Il vertice dei Musei italiani ospite a ’La terrazza Incontri’: "La scoperta? Frutto di bravura e fortuna"

L’endorsement del direttore Osanna: "Il Santuario di San Casciano ormai è conosciuto ovunque"

Il vertice dei Musei italiani ospite a ’La terrazza Incontri’: "La scoperta? Frutto di bravura e fortuna"

"La scoperta del Santuario termale di San Casciano è frutto di una congiunzione astrale di bravura e fortuna. Gli scavi devono essere raccontati a tutti i pubblici, non possono essere limitati solo agli specialisti. San Casciano è ormai conosciuto ovunque e le sue scoperte sono tra le più importanti di sempre". A parlare è Massimo Osanna, direttore generale Musei del ministero della Cultura, ospite ieri a La Terrazza Incontri, intervistato dalla giornalista Lorenza Foschini.

Per la terza volta dal 2019, anno in cui sono cominciati gli scavi nell’area del Bagno Grande, il professor Osanna ha incontrato il pubblico della rassegna raccontando gli sviluppi e i futuri progetti. Per Osanna è importante che il Parco Archeologico che nascerà a San Casciano contestualmente al Museo, resti un luogo vivo dove le persone potranno ancora recarsi a fare i bagni termali come accade oggi. Il ministero della Cultura ha stanziato circa 4 milioni per la realizzazione del museo, del parco e per l’acquisto di un altro immobile destinato agli uffici del museo. Un ulteriore tassello per dare nuova linfa al centro storico del piccolo comune. Per spiegare l’importanza di questo scavo, Osanna ha confrontato i ritrovamenti sancascianesi con quelli rinvenuti ad Atene nella ‘colmata persiana dell’Acropoli’. Le meravigliose statue antiche furono depositate in un unico luogo, che però fu scavato nell’Ottocento in modo non scientifico perdendo dati importanti per la ricostruzione storica. Qui al contrario, è stata condotta una ricerca professionalmente eccezionale che ha coinvolto studiosi di varie discipline, dagli archeologi agli archeobotanici, dai geologi agli antropologi. Il direttore dei Musei ha dichiarato che c’è ancora tanto da scavare nell’area che circonda il santuario etrusco-romano e di cui è appena stato firmato il disciplinare con la Soprintendenza di Siena, Arezzo, Grosseto. Il modello per la gestione del nuovo museo di San Casciano sarà una Fondazione proprio come quella del Museo Egizio di Torino. La sindaca Agnese Carletti ha ringraziato il professor Massimo Osanna per aver creduto in questo progetto sin dall’inizio e per averne seguito gli sviluppi con professionalità e passione. E Osanna si è complimentato con la sindaca per aver creato un dialogo costruttivo tra le istituzioni coinvolte.

Federica Damiani