Perdita di oltre 3 milioni di euro per il bilancio consolidato 2022 del Comune. A spiegare in Consiglio cosa c’è dietro i numeri, l’assessore Riccardo Pagni: "È una perdita non sostanziale, dovuta a partecipate e controllate – ha detto – che in realtà hanno tutte bilanci attivi, a esclusione di Asp Città di Siena che ha una perdita di 53mila euro dovuta al rincaro delle tariffe, specialmente di elettricità e benzina, oltre a quello relativo ai generi alimentari". Tra gli elementi patrimoniali si evidenzia nell’attivo un valore di 2.961.792 euro. Tra le voci più significative ci sono crediti di natura tributaria per 10.053.640 euro; crediti per trasferimenti e contributi verso amministrazioni pubbliche per 10.426.404 euro; crediti verso clienti e utenti per 8.882.334 euro. Le disponibilità liquide ammontano a 49.854.974 euro, mentre per il passivo il patrimonio netto comprensivo della quota di pertinenza di terzi ammonta a 444.016.281 euro. I fondi per rischi e oneri ammontano a 6.216.501 euro. I debiti sono 84.277.523 euro: debiti da finanziamento per 54.658.053 euro; debiti verso fornitori per 14.328.258 euro; altri debiti per 11.354.232 euro. "Voglio fare presente – ha proseguito Pagni – che il bilancio consolidato è quello determinato dalla precedente amministrazione e presenta risconti passivi in più rispetto al 2021 per 5.667.946 euro. Se si considera che questi proventi, dovuti a risconti passivi e in gran parte riconducibili a finanziamenti Pnrr ancora da percepire, saranno incassati nei prossimi esercizi, il bilancio è da considerarsi positivo per per circa 2,5 milioni di euro".
Il consigliere Pd, Alessandro Masi, ha annunciato l’astensione del gruppo: "Si prende atto che si mantiene la qualità totale dei servizi e della loro universalità. Su biblioteca, Asp e Siena Casa auspichiamo approfondimenti". Severo il giudizio di Gianluca Marzucchi, Polis: "Va chiarito il costo medio del personale di ogni singola azienda, inoltre si svela la presenza del Comune in aziende il cui core business non ha nulla di pubblico. Manca una capacità effettiva di controllo degli amministratori pubblici sulla qualità dell’offerta erogata".