PAOLA TOMASSONI
Cronaca

"L’eredità di Francesco?. Lascia segni indelebili"

Il professor Massimo Bianchi, docente di Storia dei rapporti fra Stato e Chiesa, rilegge i dodici anni di pontificato fra guai interni e guerre mondiali.

Massimo Bianchi, docente di Storia dei rapporti fra Stato e Chiesa dell’Università di Siena

Massimo Bianchi, docente di Storia dei rapporti fra Stato e Chiesa dell’Università di Siena

"Un Pontefice riformatore? Direi un Papa attento a riportare il Vangelo al centro", inizia così la lettura dei 12 anni di Papa Francesco da parte di Massimo Bianchi, docente di Storia dei rapporti fra Stato e Chiesa dell’Università di Siena.

Professore, cosa lascia Papa Francesco?

"Segni indelebili. Alcune riforme, certo: quella della Curia con l’apertura ai laici e alle donne, in ruoli fino ad oggi riservati a personalità cardinalizie. Per Papa Francesco la potestà della Chiesa non viene dall’Ordine, ma risiede nella missione canonica e dunque appartiene a chi opera nella chiesa. Qui si legge subito il Papa attento a riportare al centro l’autenticità del Vangelo, che vuol dire attenzione ai poveri, ai fragili, a chi è ai margini, agli scarti. La sua prima tappa da Pontefice è stata a Lampedusa, tomba per tanti migranti. Sono poi arrivate alcune espressioni indimenticabili quanto significative: l‘odore della pecora, che sta per il pastore fino all’ultimo in mezzo alla sua gente, quale è stato Francesco, anche nell’ultima benedizione. Quindi il ‘richiamo alla Pace’, con la visita all’ambasciatore russo presso la Santa Sede appena scoppiata la guerra fra Russia e Ucraina; e l’incarico al cardinale Zuppi di andare a parlare con Putin. Un’altra espressione emblematica è quella della ‘terza guerra mondiale a pezzi’, a immortalare quei tanti conflitti che dividono il mondo, a partire dalla condanna della guerra a Gaza".

Ci sono stati anche tanti guai interni, ostacoli da superare per Papa Bergoglio.

"Tante lotte cui non si è negato: contro la piaga pedofilia, il commissariamento della Comunità di Bose, gli scandali finanziari intorno al Vaticano. Ricordo anche i temi a lui cari e al centro di tante encicliche: ‘Laudato sì’ sul Creato, la cura dell’ambiente e della casa comune; poi l’espressione ‘ chi sono io per giudicare’ sull’omosessualità".

Più oppositori o sostenitori?

"E’ stato un Pontificato segnato dalla coabitazione con un Papa Emerito per dieci anni, una presenza che forse è stata strumentalizzata da qualcuno. In realtà Bergoglio e Ratzinger non sono mai stati in contrapposizione, hanno mantenuti ruoli distinti ma sempre concordi sull’unità della Chiesa".

Cosa uscirà dal Conclave? Continuità o cesura?

"Credo che la prossima elezione sarà ancora sotto l’imprimatur dello Spirito Santo: i cardinali sapranno scegliere chi potrà prendere l’eredità di Papa Francesco. Intanto importante è anche il lavoro delle Congregazioni, già iniziato".

Paola Tomassoni