REDAZIONE SIENA

Lezioni di buone pratiche: "Io non rischio". Sapersi comportare in caso di calamità

La campagna nazionale della Protezione Civile è tornata in piazza

La campagna nazionale della Protezione Civile è tornata in piazza

La campagna nazionale della Protezione Civile è tornata in piazza

Sapersi comportare nel momento del rischio. Alluvioni, terremoti, maremoti o eruzioni vulcaniche: di fronte a queste situazioni di pericolo il cittadino deve sapersi muovere. Come? La Protezione Civile, con il Comune e l’Università, ha curato l’evento ’Io non rischio’, una campagna di informazione nelle piazze italiane. Ieri in piazza Matteotti, nel cuore della città, oltre al punto informativo, i volontari di Pubblica Assistenza e VAB in sinergia con il Comune di Siena hanno proposto un appuntamento speciale: un trekking urbano con l’Architetto Marina Gennari.

Trekking urbano per percorrere le strade di Siena sulle tracce dei vecchi terremoti, in particolare nella zona di Porta Romana dove nel 1789 due suore morirono e la chiesa Madonna del Rifugio fu distrutta dal terremoto.

"I cittadini sono interessati – dicono i volontari – e accettano i i nostri consigli. Del resto sono indicazioni di buon senso, non c’è bisogno di essere eroi. Comportamenti da avere prima, durante e dopo gli eventi. La coppa del calcetto vinta dai figli non si mette sopra il letto!".

Lo slogan è "Proteggiti che poi arriviamo noi a proteggerti" dicono i volontari. "Quando c’è il terremoto – continuano – anche noi siamo vittime. Se uno riesce a prevenire, e sa come comportarsi, intanto è un bell’aiuto".

"Io non rischio" è una campagna di comunicazione pubblica sulle buone pratiche di protezione civile basata sulla sinergia tra scienza, volontariato e istituzioni, che si rivolge a tutti, con messaggi chiari e riconoscibili, per trasformare la consapevolezza in azione, 365 giorni l’anno. La campagna è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (Anpas), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Consorzio interuniversitario dei laboratori di Ingegneria sismica (ReLuis) e Fondazione Cima, in accordo con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci).