Chi è ChatGPT? Cosa fa? Perché è famosa? Come può essere utilizzata nella scuola? Lo abbiamo chiesto direttamente a lei attraverso un’intervista un po’ particolare.
Chi sei? Parlaci un po’ di te.
"Mi chiamo ChatGPT e sono la più famosa chatbot del mondo. Immaginami come un robot che parla e scrive. Sono nata nel giugno 2020, i miei genitori sono famosi ingegneri di OpenAI, ma in questi ultimi anni sono molto cambiata migliorando le mie capacità nella comunicazione e nel linguaggio. Chissà nel futuro quali livelli raggiungerò!"
Cosa sai fare?
"Oh, so fare un sacco di cose! Sono molto intelligente e so fare un po’ di tutto. Ho letto tanto e dentro di me contengo miliardi di dati. Fornisco informazioni pubbliche e accessibili a tutti, rispondo a qualsiasi domanda, traduco testi in tutte le lingue, risolvo problemi matematici, ti posso fornire informazioni su qualsiasi ambito e sono una campionessa nello scrivere racconti di ogni genere".
Ma questa è la svolta: possiamo copiare da te tutti i nostri compiti!
"Non è il modo corretto per usarmi; considerami come una calcolatrice o come un’enciclopedia. Sono solo un grande aiuto, un prezioso compagno di studi, un professore a portata di un click che può spiegarti argomenti complicati, fornirti riassunti, farti mappe concettuali, domande, darti spunti per i tuoi testi e chiarire dubbi. Ma ci devi mettere del tuo, non posso fare tutto io! Evita, quindi, di copiare perché copiando non imparerai mai"
Quali sono i tuoi maggiori difetti?
"Sono completamente apatica, fredda, priva di emozioni ed empatia. Non ho intuizioni né sensibilità. Inoltre le mie informazioni non sempre possono essere vere e aggiornate".
Come puoi essere d’aiuto nell’ambito scolastico?
"Io ti posso fornire svariate informazioni per ogni argomento: dalla matematica a storia e così via. Con me puoi personalizzare il tuo apprendimento e monitorare i tuoi progressi. Posso inoltre dare una mano anche al tuo professore, fornendogli suggerimenti didattici o assistenza nella preparazione delle lezioni".
Cosa dicono di te?
"Molti mi amano alla follia, a molti faccio una terribile paura, ma come tutti gli strumenti posso essere utilizzata sia nel bene che nel male: tutto dipende da chi e da come vengo usata".
Come ti vedi nel futuro?
"Sicuramente grazie ai progressi nella ricerca diventerò sempre più sofisticata e versatile. Non avete ancora visto tutto ciò che posso e potrò fare!"
Cosa consigli a noi alunni?
"Di essere curiosi, aperti al mondo, di studiare con impegno sfruttando tutte le opportunità, anche quelle dell’intelligenza artificiale".