
Il sindaco di Radicondoli Guarguaglini spiega «Vogliamo vedere attuati gli impegni per lo sviluppo del territorio, nell’equilibrio di tutti»
Concluso da poco il percorso per il rinnovo delle licenze geotermiche. Il sindaco di Radicondoli Francesco Guarguaglini dice la sua. Quali sono gli altri obiettivi? "Vogliamo vedere attuati gli impegni per lo sviluppo del territorio, nell’equilibrio di tutti. In particolare, il tema del lavoro e di un nuovo accordo con le imprese sono per noi centrali. Altro grosso obiettivo di tutta l’area tradizionale è quello di riprendere l’accordo sulle strade finanziato dal fondo geotermico di parte regionale. Le nostre strade hanno bisogno di interventi di manutenzione, ma soprattutto i nostri territori hanno bisogno di programmare interventi strategici nel medio-lungo periodo che diano priorità alle arterie principali dell’area geotermica. Tradotto, per noi vuol dire la SP3 delle Gallerarie che, ormai da anni, sta aspettando la realizzazione del terzo lotto". Un elemento rimasto sul tavolo della trattativa? "Lo sapremo dopo che il piano avrà assunto connotati definitivi. Abbiamo 120 giorni di tempo per la ratifica e la definizione di accordi atti a regolamentare le varie questioni nodali: gli investimenti di Enel, nei comuni, la rivalutazione dei contributi in denaro, la cabina di regia per rimodulare gli investimenti nel tempo e controllare che Enel rispetti l’accordo. Purtroppo i comuni geotermici hanno perso un’occasione per valorizzare i propri impianti di teleriscaldamento. I comuni dell’area tradizionale avevano chiesto a gran voce l’azzeramento del costo del vapore non idoneo fornito da Enel. Il costo che i comuni pagavano ad Enel fino al 2021 ammontava a 2,880 euro a Mwh, nel 2024 è salito a 4,040 euro Mwh. Il costo incide per circa 1/3 sul conto economico di gestione degli impianti. Quindi, si trattava di un beneficio importante. La posizione di alcuni comuni amiatini ha dato sponda alla riluttanza Enel".