Da tempo la Regione aveva optato per Rigutino, come ipotesi per la (futuribile) stazione dell’Alta Velocità MedioEtruria. La presenza del presidente Eugenio Giani e dell’assessore Stefano Baccelli alla seduta congiunta dei consigli comunale e provinciale di Arezzo ha ribadito la posizione. "È legittimo che un territorio rivendichi le proprie aspettative, ma non vedo niente di concreto in questa operazione", afferma Stefano Scaramelli, vicepresidente del consiglio regionale, capogruppo di Italia Viva.
Perché dice di non vedere nulla di concreto?
"Finché Salvini è ministro non se ne fa di niente. Se va bene se ne riparla tra dieci anni e il tema è sul tavolo dal 2014. Dubito che si realizzerà mai qualcosa".
In ogni caso, anche se fossero solo discorsi teorici, Siena è totalmente ai margini del dibattito, non crede?
"Siene deve rivendicare la propria centralità nei collegamenti infrastrutturali, ma non tanto nella battaglia sulla stazione MedioEtruria, quanto su tre cose che si possono fare in poco tempo e con risorse relative".
Di che si tratta?
"Attivare nel 2025 il collegamento direttore Siena-Roma. È un’iniziativa che porto avanti da tempo. C’è un impegno di Giani e Baccelli, mi aspetto che si possa procedere in tempi brevi".
La seconda?
"Tornare a fare almeno quattro fermate di Frecciarossa a Chiusi. Siena deve rivendicare quella stazione come il proprio snodo dell’Alta velocità".
L’ultima?
"Realizzare il collegamento diretto Siena-Arezzo, anche senza la famosa lunetta ma passando da Sinalunga. Non è possibile che due capoluoghi vicini e uniti da tante cose, dall’Azienda sanitaria all’Università, non abbiano un treno diretto".
Sul primo e secondo punto in teoria si sta lavorando, il terzo perché non si fa?
"Bisogna dialogare con i gestori. Se non ci sta Trenitalia, si può parlare con Lfi. Ma sarebbe un passo avanti per questa parte della Toscana, senza stare ad aspettare anni per investimenti copiosi e soprattutto incerti".
Ma a Siena cosa manca su questo fronte?
"Posto che certe partite non sono né di destra né di sinistra, a me sembra che il capoluogo non svolga il suo ruolo e sia assente nel dibattito sui trasporti. A breve lancerò una grande iniziativa pubblica su questi temi, appellandomi a istituzioni e forze economiche, vedremo chi è interessato".
Però il capoluogo sulla scelta di Creti si è speso ai massimi livelli istituzionali.
"E io ho sempre sostenuto che quella era una scelta fallimentare, un errore strategico che non avrebbe mai trovato una realizzazione. Andrà a finire così".
Però nel frattempo Siena si è frazionata, non crede sia stata una debolezza?
"Sono ancora convinto che l’area tra Montallese e Tre Berte sia la migliore. Ma siccome MedioEtruria dubito che sarà mai fatta, meglio concentrarsi intanto nella realizzazione di quelle cose che costano poco e possono portare grandi benefìci".
Orlando Pacchiani