REDAZIONE SIENA

L’intelligenza artificiale ’guida’ l’artista

Un esperimento innovativo a Pienza ha visto l'artista Monia Bindi collaborare con l'intelligenza artificiale per creare un'opera unica. La performance ha sollevato interrogativi sulla creatività artistica e il ruolo dell'IA.

Un esperimento innovativo a Pienza ha visto l'artista Monia Bindi collaborare con l'intelligenza artificiale per creare un'opera unica. La performance ha sollevato interrogativi sulla creatività artistica e il ruolo dell'IA.

Un esperimento innovativo a Pienza ha visto l'artista Monia Bindi collaborare con l'intelligenza artificiale per creare un'opera unica. La performance ha sollevato interrogativi sulla creatività artistica e il ruolo dell'IA.

Un processo creativo, forse unico, fino a oggi, nel suo genere, tra l’intelligenza artificiale e la mano di una pittrice piantina. L’esperimento ha portato a una buona performance Monia Bindi, artista plastica che ha preso tanti spunti dalla Val d’Orcia per il suo spazio creativo. Il positivo esperimento è stato reso possibile dalla collaborazione con Gabriele Vestri, di origini piantine, docente del Dipartimento di Diritto Pubblico della Upo, Siviglia, e presidente dell’Osservatorio Settore Pubblico e intelligenza artificiale ed Eunice Miranda Tapia, docente di Storia dell’Arte dell’Università di Siviglia (nella foto Vestri accanto alla moglie Eunice e in basso Monia Bindi). "Che l’intelligenza artificiale fosse una realtà - dice Gabriele Vestri - nessuno aveva dubbi. Che l’esecuzione artistica potesse interagire con essa, e viceversa, è forse un campo meno esplorato". Lo hanno fatto l’artista pientina e il docente. "Abbiamo potuto assistere - dice ancora Vestri - a una performance poco comune dove l’intelligenza artificiale ha guidato (o ha cercato di guidare) Monia Bindi in quello che, finalmente, è stato un processo creativo unico, per certi versi irripetibile. La performance ha cercato di instaurare una relazione tra l’artista e un sistema di intelligenza artificiale generativa". "Per la realizzazione - aggiunge - è stato utilizzato un noto sistema che ha sviluppato, dopo un’iniziale prompt, un vero e proprio copione artistico. Il copione è stato presentato a Monia che ha eseguito con parsimonia, ma soprattutto con profonda soggettività artistica, tutta l’opera". I concetti che emergono dalla relazione tra artista e intelligenza artificiale sono molteplici e sollevano interrogativi profondi. Uno su tutti: l’artista è stata una mera esecutrice dell’opera o la creatività artistica è irrinunciabile?

Massimo Cherubini