Lo Cascio, arte e parole tra i detenuti

Il regista e attore Luigi Lo Cascio ha incontrato i detenuti della casa circondariale di Santo Spirito a Siena, parlando di cinema e teatro. Ha espresso interesse per temi come la tortura e ha ricevuto un libro di fiabe scritte dai detenuti. Ha donato una copia del suo ultimo libro di poesie alla biblioteca della prigione.

Lo Cascio,  arte e parole tra i detenuti

Lo Cascio, arte e parole tra i detenuti

Ha offerto la sua esperienza, la sua conoscenza e la sua arte ai detenuti della casa circondariale di Santo Spirito, Luigi Lo Cascio. Il regista e attore palermitano, impegnato fino a domenica al teatro dei Rinnovati con lo spettacolo ‘Pà’, dedicato a Pier Paolo Pasolini, è uno dei nomi di spicco del cinema italiano, protagonista di tante memorabili interpretazioni. Lo Cascio ha parlato di cinema e di teatro, dell’approccio a un personaggio, della differenza psicologica ed emotiva tra interpretare un ‘buono’ o un ‘cattivo’.

Davanti a una sala teatro gremita e attenta, ha conversato con i detenuti, affrontando temi cruciali dell’arte della recitazione, ma anche del ruolo dell’attore, che ha definito "una marionetta nelle mani del regista", colui che scrive la storia, e che nel caso di spettacoli o film ispirati a fatti storici, ne propone una propria lettura. "Ha mai pensato alla realizzazione di un film sulla vita in carcere?" gli ha chiesto un detenuto. "No – ha risposto Lo Cascio –, ci vorrebbe un grado di informazione e di documentazione ‘da dentro’ molto preciso". Lo Cascio si è detto interessato a temi come la tortura e in generale alla condizione umana di chi si trova inerme nelle mani di altri, tanto di aver dedicato all’argomento dei racconti fantastici. I detenuti gli hanno regalato una copia del libro ‘17 storie per 17 Contrade’, fiabe ispirate agli animali simbolo del Palio, da loro scritte e illustrate, accompagnata da una pergamena scritta da Ibu, il detenuto che frequenta da qualche mese iI corso di calligrafia de ‘La città dei mestieri’. Lo Cascio ha donato alla biblioteca della casa circondariale una copia del suo ultimo libro di poesie. Ha chiuso l’incontro, come da tradizione, il ‘poeta’ partenopeo Salvatore, con la lettura di tre dei suoi componimenti in napoletano, che Lo Cascio ha molto apprezzato.